mercoledì 27 febbraio 2013

La favola di quando finisce un amore

                                                                

                 LA FAINA E IL TACCHINO 

                          CON LA TUBA




 

Questa è la storia di una faina che un bel giorno, cacciando nel bosco, notò un tacchino smilzo con una buffa tuba nera in testa.
 -Oh mio Dio!- pensò tra se e se -Quel tacchino... anche se smilzo...pare proprio
un bel bocconcino!- e accennò il suo pensiero alle amiche che erano con lei in quel momento. Queste sorridendo dissero rivolte a quel buffo meleagride - Ehi tu! Tacchino smilzo con quella buffa tuba in testa! La nostra amica dice che sei proprio un bel bocconcino!-
E fù così che nacque la strana storia d'amore tra la faina ed il tacchino smilzo con la tuba nera in testa.
Il tacchino smilzo con la tuba nera invitò la faina nella sua aia e i due trascorsero giorni felici nei quali pensarono solo a cuore, sole e amore.
Poi passarono mesi, nei quali la faina cominciò ad allontanarsi dai suoi simili e per amor del suo tacchino si abituò a mangiare vermi, mosche ed insalata.
Poi passarono anni, nei quali la faina cominciò a chiedersi se non era arrivato il momento che anche il suo smilzo tacchino rinunciasse a qualcosa per il bene della loro strana coppia. 
A quel punto però, il tacchino si tolse la tuba dal capo e da essa tirò fuori tutte le sue ansie e le sue paure e la nostra amica non ebbe il coraggio di abbandonare quel tacchino smilzo proprio nel momento del bisogno. 
Sempre per amore decise che sarebbe stata ad aspettare pazientemente il giorno in cui anche il suo amato tacchino smilzo sarebbe diventato il più ripieno della fattoria, quello che tutte le faine le avrebbero invidiato, il giorno in cui anche lui avrebbe assaporato i piatti di carne, il giorno in cui avrebbe cacciato con lei, il giorno in cui avrebbero girovagato per il bosco, il giorno in cui lui si sarebbe tolto quella tuba corvina per poter indossare copricapi multicolori senza doversi preoccupare di cosa potessero pensare gli altri abitanti del cortile.
Altri anni seguirono, nei quali la faina pensò a tutto quello a cui aveva dovuto rinunciare, ed incominciò a comportarsi com'era sua natura e non più come un tacchino. Quest'ultimo non riuscendo a ammorbidirsi dalle sue rigide abitudini si limitò a mangiare saltuariamente carne e fare qualche passeggiata lungo il perimetro della sua fattoria.
La faina si rese anche conto di quanto tempo fosse passato e di quanto l'amore per il suo dolce tacchino smilzo si fosse affievolito. Cominciò a perdere il pelo lucente e ad isolarsi perchè voleva tornare ad essere quella faina sorridente che ricordava di essere, ma questo suo malessere la faceva stare ancor peggio
perchè le sembrava di tradire la fiducia del suo caro amato.  
E gli anni passarono ancora.....

Oggi la faina ed il tacchino si vogliono ancora bene, come fratelli però.
Vivono insieme ma hanno deciso di comune accordo che appena sarà possibile prenderanno strade diverse. Ma nonostante la faina abbia portato il suo amato tacchino a comprendere che quello strano rapporto si era ormai logorato in maniera irrimediabile, ora lei non riesce ad essere contenta perchè quel tacchino smilzo non le ha detto -Hai ragione, noi non siamo simili. Quando me ne andrò riuscirò a trovare una bella tacchina che mi accetterà per quello che sono-
NOOOOOOOO! IL TACCHIIIINOOOOO prima di andarsene ha deciso di divenire grasso ed invitante e di portare cappelli stravaganti e chiede continuamente alla sua amica consigli su come diventare un bel bocconcino.
Le chiede quali cappelli comprare e quali sono i cibi più ricchi di grassi, senza rendersi conto di quanto questo suo comportamento possa ferire l'amata amica.

Al momento infatti, la faina ha incominciato a strapparsi il pelo a morsi, ha manie di persecuzione e non vuole neppure essere aiutata ad uscire dalle sue nevrosi. 
Dovrà prima di tutto ringraziare se stessa per ciò che ha raggiunto in questi anni, che è praticamente il nulla, dovrà elaborare questa specie di lutto d'amore che comporta il rifiuto, la rabbia, la negoziazione, la depressione e l'accettazione
Dovrà uscire da quell'aia in cui è stata rinchiusa troppo tempo, dovrà ritornare nel bosco e dovrà riadattarsi a quella fauna e a quella flora. Quella stessa natura che nel frattempo ha cambiato aspetto, abitanti e clima.


La faina ora è in fase di rabbia e riesce solo a ringhiare graffiare e soffiare.
Ma questo nessuno riesce a comprenderlo, nemmeno il suo amico.

sabato 23 febbraio 2013

Con quello che costano oggi i libri...


 Dato che passeggiando tra i Navigli ho notato questo cartello


 
mi sono detta che se oggi fossi casualmente entrata in libreria e
sempre casualmente mi fosse balzato all'occhio un libro interessante ed economico mi sarei decisa 
ad acquistarlo senza pensarci su due volte. 
E cosi ho fatto!
 

LAPATTIPEPPA ALLA CASSA
 
Ora il libro è in coda esattamente come quando prendo il gelato da
Cioccolati italiani 
  

 

però se ho pazienza io di fare cosi tanta fila per il gusto Rosa&Cioccolato
anche il libro dovrà rassegnarsi ad aspettare il suo turno.
Presto le sue pagine verrano voltate una ad una, sperando nel frattempo che Skippy prenda fuoco perchè proprio non ne vuole sapere di lasciare il posto sul comodino ad un altro.
 
 
 Ma come qual'è il libro???? Il libro è 
 

lunedì 18 febbraio 2013

Buon Compleanno Madre

Questo week siamo scesi per uno dei tradizionali ThreeDays Tour.
E' stato più faticoso del solito perchè abbiamo raggruppato quasi tutto in un sol giorno ma almeno questa volta il cimitero siamo riusciti ad evitarlo.
Tralasciando la mattinata per la quale dovrei scrivere un capitolo a parte, abbiamo cominciato con le bestiole che Madre ha in affido e ci siamo uniti a lei nel fare una passeggiata. Di due ore. 
Un percorso che Madre pare non faccia mai in linea retta ma che allunga fino a dargli la forma di una mongolfiera. 
Quei poveri cani mica possono far pipì nel misero parco dietro casa...hanno subìto maltrattamenti (è giusto l'accento? boh!)...sono cani problematici e come tali hanno bisogno di cacare a un chilometro da casa, sul prato vista mare che è aromatizzato alla salsedine. 
Dopo ha convinto me e Bro a proseguire il percorso, questa volta nel parco pubblico con annessa villamuseo, dove però non c'era neppure una fontana per dissetarsi e dissetare quelle povere creature ma -come dice- è tranquillo e le bestiole traumatizzate possono correre liberamente.
Tornati a casa ci siamo seduti per un breve pranzo a base di schiacciata e poi è arrivata la fatidica richiesta. 
-Che facciamo?-
-Non sò Madre, dicci...-
-è che avrei bisogno di cambiare le sedie...-
-Va bene, facci bere un caffè poi ti portiamo dove vuoi-
-Se volete sto a casa volentieri con sister- dico -non è che poi non ci stiamo in auto se comprate le sedie?-
-Ma noooo, al limite ce le facciamo portare-....
-Oooocccheeeeiiiii vengo-

Prima tappa è stato il Mercatone Uno dove abbiamo testato tutte le sedie (non che dalle altre parti non abbiamo fatto altrettanto).
Troppo dura....questa ha la seduta troppo bassa...no, costa troppo....il colore non mi piace....è pesante...ha lo schienale alto...troppo moderna....non è stabile...ci penso su.
Poi siamo passati alla Maison du Monde che è stata la gioia mia e di Bro ma meno di Madre perchè qui sedie di suo gusto nun ce ne stavano. 
E un saltino da Arcaplanet per il rifornimento cibo bestie non lo facciamo?
Infine quando ormai si era fatto buio e Madre era ancora in fase indecisione gli abbiamo dato l'ultimatum. Ed è qui che ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare..... il Desio&Robè.

GIURO CHE IL CARTELLO E' VERO!
ANCHE LA SIGNORINA IN TV E' RIMASTA SENZA PAROLE

Ma non è stata l'enorme varietà di oggetti kitsch di cui il negozio è fornito, come la Madonna alta 150 centimetri con in mano la torcia della statua della Libertà o il divanetto leopardato che è in realtà un portagioie, ciò che più mi ha lasciata esterrefatta è il criterio con il quale tali oggetti vengono disposti sugli scaffali. mercatini dell'oratorio in confronto sono lo showroom di Prada.


E DEGLI SCAFFALI VOGLIAMO
PARLARNE?
 Naturalmente le sedie le abbiamo trovate qua
e tutto sommato non sono neanche state un brutto acquisto ma è come le abbiamo portate a casa che...
... vedo ancora una Fiat Punto tre porte, quattro sedie incellophanate due a due, seduta contro seduta, che occupano tutto il retro dell'auto e noi tre incastrati davanti.
Bro alla guida, Madre a fianco ed io sulle sue gambe con le mani appese alla maniglia come
fossi una provola Lucana.

Il giorno seguente Madre ci ha richiesto se volevamo accompagnarla nel giro-a-mongolfiera ma, brutto da dirsi, noi gente abituata all'aria inquinata abbiamo preferito fiondarci a fare il riposino.
Poi però non devo chiedermi come mai lei sia riuscita a dimagrire otto chili mentre io ne ho presi dodici.

Buon compleanno mammina. Sai che ti adoro sempre.



martedì 12 febbraio 2013

Se lo chiedono tutti





Caro Benedetto XVI, 
quante ipotesi in soli due giorni. Complotto, ricatto, depressione? 
Chi ha detto -Aaaah ma Giovanni Paolo II è rimasto "sulla croce" fino all'ultimo- ed infine pure èr furmine sùr Cupppolone.
Quella nomina otto anni fa l'ha vista come una condanna e ora mi sà tanto che vorrebbe solo tornare sui suoi libri. Non ci vuole molto a capire che è solo un uomo malato.
La sua dignità probabilmente le ha solo chiesto di non rendere pubblico il suo futuro decadimento fisico e mentale.
Almeno Lei, ha avuto il coraggio di togliere il culo da quello scranno. Qualcun'altro dovrebbe prendere il suo esempio.

                                                  I miei ossequi
                                          Una donna di poca fede

p.s. Scusi Eminenza (o si dice Sua Santità?), l'ultima volta che mi sono confessata avevo dodici anni. 
Mi può perdonare per questo?

Generazione View-Master






L'ultima volta che sono entrata in una sala cinematografica è stato per vedere BraveHeart. Eeeeehh???? Sì ...BraveHeart.
Tanti sono i motivi per i quali ho rinunciato per esempio l'arrivo dei lettori dvd e i conseguenti acquisti. Ecchè vuoi non avere la saga del Padrino? Ecchè vuoi non avere John Travolta e Olivia Newton John in Grease? Ecchè vuoi non avere il Rocky Horror? Ecchè vuoi non avere Dracula ma quello di Bram Stoker? Nooo guarda I guerrieri della Notte! Magari poi non lo trovo più...dai dai prendiamolo.... Heidi!Heidi!.....Il tempo delle meeeele.....vado avanti?

Poi è arrivato Blockbuster e la sua tesserina blu. La sua strategia di mercato offriva il noleggio del 2x1 xchè sapeva già che il secondo film lo si avrebbe portato con un giorno di ritardo.
Ed infine è arrivato eMule.
Penso...Taaac! Digito....Taaac! Invio...Taaac! Scarico..Taaac! Visione....Taaaac! e tutto comodamente seduta a casa mia senza chiome vaporose davanti agli occhi, sgranocchiatori di popcorn a fianco, e la possibilità di stendere le gambe.
Intanto in questo BREVE lasso di tempo, i cinema sono cambiati, le poltrone sono diventate più comode, i posti a sedere sono a scalare, e sopratutto hanno inventato il 3D.

Io sono della generazione del ViewMaster e la mia fantasia ha viaggiato tanto con quell'aggeggino rosso e i suoi dischetti in cartoncino ma ho rimandato rimandato e rimandato il mio ri-ingresso in un cinema perchè per me non c'era ancora un film che valesse veramente la pena di essere visto in 3D sul grande schermo. (no, neanche Avatar).
Fino a ieri.
Ho deciso di farlo con il Cirque Du Soleil, una compagnia di artisti che gira il mondo con spettacoli circensi, e dire Circo in questo caso è riduttivo perchè costumi, luci, colori e acrobazie lasciano lo spettatore senza fiato e gli animali in questi "tendoni" non sono ammessi. Dato che alcuni spettacoli hanno sede fissa a Las Vegas e non vengono portati in giro per il mondo hanno pensato bene di unire il meglio di questi e farne un film.

Com'è stato vedere il mio primo 3D? Nì.

Per prima cosa mi aspettavo uno schermo gigante e invece un Multisala ha tutto tranne che uno schermo grande, secondo, le sequenze veloci i miei occhi non hanno avuto il tempo di metterle a fuoco cosa che invece con il viewmaster mi riusciva fare perchè l'immagine statica mi dava la possibilità di notare tutti i particolari.

A parte questo la magia e quella dimensione fantastica mi è arrivata lo stesso. Ho sognato ad occhi aperti come non facevo da tanto e sicuramente comprerò il dvd cosi da poter rivedere tutti i particolari che in soli novanta minuti non sono riuscita a captare.





sabato 9 febbraio 2013

Quel maledetto risveglio notturno


Non tutti i nomi riescono col buco. E quello che mia suocera, pace all'anima sua, diede al Prof il giorno in cui lo vide uscire dalle parti basse è il nome più odioso da pronunciare sulla faccia della terra.
Sì perchè dove lo metto l'accento quando pronuncio Massimo? sulla A? sulla I?
o sulla O? In tutti e tre modi risulta sempre un suono fastidioso, sopratutto da me che ho una mezza zeppola e la voce nasale.
Quando lo perdo in mezzo alla folla e mi tocca chiamarlo mi par d'esser una gallina a cui stanno tirando il collo...Mà-ssi-mo.....e mi dico no cosi non va, cerca di cambiare accento e tono....fai la voce un pò da baritono....Maaa-ssssiiii-moouuu...no, neppure così va bene.....e spazientita mi parte l'acuto..Màààààà-ssssìììì-mòòòò!!!
A quel punto tutti si girano e io vorrei sprofondare sopratutto da quando mi è capitato il "maledetto risveglio notturno".

Rewind:
Mesi e mesi fa Italia 1 ha trasmesso per l'ennesima volta il film Matrix, ho i dvd ma come già spiegato in altro post i film li riguardo in tv come se li stessi vedendo per la prima volta, e se sono anche già iniziati meglio.
Cosi la sera del maledetto risveglio notturno ero già sotto le coperte con 
telecomando alla mano e bordo di velluto della coperta da infilarmi sotto le unghie...e mi sono detta Vediamo se stasera riesco finalmente a capirci qualcosa di questo Matrix. E infatti sul più bello quando Morpheus dice a Neo pillola blu o pillola rossa io vado in morfeite. E cado in un sonno profondo......

.....Màààà-sssìììì-mòòòòò....Màààà-sssìììì-mòòòòò....
Questa voce.... chi cazzè che continua a chiamare Massimo?
Màààà-sssìììì-mòòòòò.....Màààà-sssìììì-mòòòòò.....Màààà-sssìììì-mòòòòò..
Ma questa ha finito di rompere i coglioni?
...Màààà-sssìììì-mòòòòò.....
Apro gli occhi e giro la testa....il Prof dorme beato...rigiro la tesa metto a fuoco e vedo quella madre sbraitare alla finestra...
Màààà-sssìììì-mòòòòò.....Màààà-sssìììì-mòòòòò.....
Ecco, la tv è rimasta accesa...
Màààà-sssìììì-mòòòòò.....Màààà-sssìììì-mòòòòò
e sono le tre di notte...
Màààà-sssìììì-mòòòòò.... 
Il Timer!....ci siamo dimenticati il Timer...
....Màààà-sssìììì-mòòòòò...
Realizzo che Zora la Vampira ha preso irrimediabilmente il posto di Matrix e penso...Li mòrtacci!

Dopo aver ripreso in mano il telecomando e spento la tv ho cercato di riaddormentarmi ma quell'eco mi ha rimbombato nella testa per altri venti minuti. Ora ogni volta che pronuncio quel nome per strada mi viene in mente "il risveglio notturno" e quella pazza alla finestra.
Un grazie a tutte quelle suocere che hanno chiamato il proprio figlio col nome di Màààsssììììmòòòò.







venerdì 8 febbraio 2013


Ah! l'amour...
l'amour...
l'amour...
l'amour...
l'amour...


 

mercoledì 6 febbraio 2013

Perchè il Papa non è il Re


 

...il cavallo nella stalla
suonava la chitarra
Tlin tlin tlin merda in bocca
a chi ci sta a sentir!




  

  



    -Ma nonnaaa? Hai detto merda!-

 
La mia nonna materna si chiamava Italia. 
Anche se in gioventù era stata una bella donna il mio ricordo me la fa rammentare con un fisico ormai basso e tarchiato. Aveva gambe storte come una cavallerizza, e tutte le dita dei piedi erano accavallate una sull'altra, portava grossi riccioloni neri e un bel neo peloso vicino alla bocca, o era il mento?, uff...questo non lo ricordo bene. 
La dentiera la teneva sul comodino, anche se tante volte la vedevo imprecare a cercarla per casa. Soffriva tanto di dolori reumatici e imponeva a noi tutti di tentere sempre le finestre chiuse e se qualcuno ne apriva una per far circolare l'aria lei se ne accorgeva subito.
A merenda era solita prepararmi una fetta di pane con burro, che spolverizzava con lo zucchero ma la sua specialità erano le coscette di pollo fritte.

Portava tanti anelli d'oro e le sue mani avevano un odore persistente di cipolla e aglio. Non usciva mai di casa, neppure per andare a fare la spesa.

Se non era seduta a pelare patate sul suo basso tavolino di legno, sapevo che era sdraiata a letto a riposare. Tre materassi di lana impilati uno sopra l'altro.

La sua stanza era sempre chiusa a chiave e l'accesso era vietato a chiunque.  Prima di entrare bisognava bussare. Dentro, oltre al letto c'era un grosso tavolo di legno ovale, la sua piccola televisione, una credenza e due comò. Mobili colmi fino all'inverosimile di scorte alimentari, neanche dovesse venire un'altra guerra mondiale.



Quando mi ordinava di fare una cosa e io magari le dicevo -Ma come faccio?-
lei mi rispondeva -Come gli antichi, che pisciavan dagli ombelichi-
E se chiedevo -Perchè?-
lei mi rispondeva -Perchè il Papa non è il Re-

Era un Generale che comandava tutti a bacchetta. 

Nonostante questo il sabato sera, dopo cena, si andava in camera sua. Dalla credenza prendeva due bicchierini, uno per me e uno per lei e ci versava dentro il Vov, poi metteva le sue dita nodose tra le poppe, perchè il reggiseno era la sua cassaforte, e mi regalava i soldi di carta.
Quel momento era cosi bello perchè sapevo che era solo nostro.



E' un mercoledi da leoni


SARA' CHE QUESTA GIORNATA DI SOLE FA SEMBRARE LA PRIMAVERA
PIU' VICINA
SARA' L'ODORE DI FRITTELLA NELL'ARIA
FATTO STA CHE OGGI,
ANCHE SE IL PAESE FA BUCHI DA TUTTE LE PARTI
IO SONO CONTENTA.




lunedì 4 febbraio 2013

Il Pirata Appeso



Anno 1613.
La Voce mi sta dicendo di guardarmi i piedi.
Vedo che ho indosso zoccoli olandesi color legno chiaro, poggiano sull'erba.
Il mio sguardo prosegue fino a vedere che indosso una gonna di colore grigio -o marrone?- quelle da contadina che hanno la crinolina all'interno.
Poi alzo la testa, ed è una giornata senza sole e vedo una distesa di campi e qualche mulino a vento.
Poi tutto finisce.


Anno ?
Questa volta sono scalza ma i miei piedi sono quelli di un uomo. Poggiano su assi di legno. Sembra un pontile ed è notte fonda ma c'è una bella luna piena.
Anche questa volta alzo lo sguardo per vedere cosa indosso. Ho pantaloni stracciati che arrivano alle ginocchia. Alzo ancora gli occhi e ho davanti  un enorme galeone. La scena cambia.
Ora sono sulla nave, vedo ancora i miei piedi ma questa volta ciondolano nel vuoto. Sento il rumore del legno che cigola e l'altezza da quel punto è impressionante. Il mare da qua è nero come la pece. 
Mi sa che sono morto impiccato.



No, non sono impazzita. 
Ho solo fatto la Regressione Guidata.
Se ne trovano tante versioni su youtube. Io ne ho trovate tre e ne ho fatto una traccia unica e ogni tanto mi faccio la mia serata di rilassamento.
A volte ci riesco in modo tale da immaginare cose come sopra, altre volte riesco solo a distendere i muscoli di tutto il mio corpo.
Posso affermare di aver ricordato il calpestio della ghiaia di un mio ricordo passato, ho rivisto oggetti della mia casa d'infanzia. Entrambe cose che avevo completamente rimosso.


Ora, non importa se queste cose sono immaginate, se sono solo il frutto della mia fantasia, se fanno parte di un ricordo vero o solo un artefatto captato da qualche film visto, o se invece sono realmente un pezzo di una delle mie vite precedenti.
Entrambe le volte mi sono rilassata, mi sono divertita e solo pensare che la mia mente possa regalarmi certe sensazioni senza dover far uso di sostanze stupefacenti mi mette di buon umore.



sabato 2 febbraio 2013

giovedì 31 gennaio 2013

PIATTO MISTELIOSO

Se domenica scorsa l'ho usata per testare personalmente di che qualità è il  marmo di Corso Vittorio Emanuele, (duro, molto duro) la mia meta del sabato, per la seconda volta consecutiva, è stata SarpiTown.
Ma dato che gran parte dei negozi non vende al dettaglio e il più delle volte mi sono sentita dire  -No! No! Non vende un capo solo!....qui compla inglosso!-
Dove potevo buttarmi allora se non sul cibo? 

In SarpiTown ci sono diverse Trattorie Cinesi.
Che hanno di diverso? Che ci mangiano i cinesi. Mentre nei ristoranti TingTong che abbiamo sotto casa la cucina è stata adattata al gusto italiano, un pò come gli spaghetti con Ketchup o le pizze Tuttigusti+1 che tanto chiedono a noi gli stranieri.
Il sabato precedente avevamo già testato questo tipo di ristorazione ed entrando in una di queste trattorie una fornita clientela, anche italiana, ci ha fatto ben sperare. 
Una cameriera molto carina con un buon uso della lingua italiana ci ha portato i menù che si dividevano in CUCINA TIPICA CINESE e CUCINA CINESE. 
Alla prima parte del menù (quella della cucina tipica cinese) seguiva una sfilza di pagine con una lista di zuppe, primi piatti e medusa, secondi piatti e medusa, piatti di pesce, di carne e medusa, piatti di verdure e medusa, frutta e medusa e tutti dai nomi incomprensibili. La seconda parte del menù (cucina cinese) aveva l'involtino primavera, riso cantonese e pollo alle mandorle.

Strane usanze le loro perchè pare sia d'obbligo far rumore per dimostrare di aver gradito il cibo infatti la cinesina a fianco a noi ha preso un ciotolone di brodaglia dove galleggiavano quattro ziti messi in croce e il risucchio di ogni sua cucchiaiata ci ha accompagnato per tutta la durata del pranzo.

Reduci dell'ottimo risultato ottenuto il sabato precedente, questa volta abbiamo voluto fare i temerari e ci siamo fiondati in un'altra trattoria molto più spartana.
Qui entrando la clientela era solo ed esclusivamente cinese e quasi tutti avevano in mano 'sti ciotoloni al risucchio.
A noi ci hanno fatto accomodare nella saletta interna dove una volta seduta mi sono accorta che sul tavolo dietro a me, a due centimetri dalla mia schiena, c'erano in funzione due di quei pentoloni elettrici per cucinare il riso.
Una delle cameriere, che non parlava un acca di italiano, ci ha rifilato subito il menù a portafoglio, quello con le foto e glappacinese in omaggio, io e Prof ci siamo guardati come a dirci -stavolta abbiamo cannato di brutto ma di bruttobruttobruttol- 
Poi però ho notato che sulla parete c'era un poster grande quanto le cascate nella foresta, esattamente così grande, solo con le immagini ingigantite dei loro piatti tipici e mi ci sono fiondata a pesce.
Ho scartato in partenza il piatto che avevo scelto la settimana scorsa, ovvero un piatto di gamber...ehm volevo dire di peperoncini con gamberoni, sono stata attirata da un piatto con delle cose bianche ma una volta focalizzato che erano zampe di gallina mozzate ho lasciato perdere ed infine ho visto LUI...il MIO PIATTO! Quello che avrei preso in ogni caso.
-Echecazz! appena entrati eran tutti li con stì zupponi a fare....a fare... come si scrive il verso di quando si tira su il brodazzo col cucchiaiooooo?????
E a me mi rifili Il menù cinese per stranieri?-

-Cos'è?- chiedo al cameriere che pure lui l'italiano lo masticava zero.
-Chicken- mi dice -Chicken &CocaCola-
-Yum! Lo voglio-rispondo io....
Il gusto del pollo me lo ricordo bene...il gusto del maiale me lo ricordo bene....il gusto dell'agnello me lo ricordo bene....anche il gusto dell'anatra me lo ricordo bene...
e questo..... non assomigliava a nessuno di loro.
Vojo ben sperare d'essermè magnata nà quagliettina striminzita altrimenti dovrò optare per il Gatto del Castello, il Topino Ballerino o il Piccione Viaggiatore.



IL PIATTO MISTELIOSO







martedì 29 gennaio 2013

IL GINOCCHIO DELLA LAVANDAIA

Brienne of Tarth
Mettendo insieme una maledetta domenica pomeriggio, una galleria iperaffollata data l'ora di punta, e una Brienne di ContradaStivale a passeggio, che può succedere?
Può accadere che il Troll in gonnella dopo sette ore in giro per negozi e con, purchè comodi tacchi ai piedi, abbia un crollo e scivoli. Oltre al leggero movimento sismico, alla voragine creatasi a terra, capita che la sfortunata ci lasci

The day after
pure un lembo di pelle e non avendo indossato l'elmo si prenda anche 'na capocciata in fronte. Il Prof giratosi per il tonfo udito e vedendola faccia a terra e culo all'aria ha
pensato che la stessa si fosse data improvvisamente all'accattonaggio abusivo.

    Ora capisco cosa si intende per
    "Il ginocchio della lavandaia"
 


mercoledì 23 gennaio 2013

Cattivo gusto


A parte che una macchina del genere io posso customizzarla solo giocando a "Grand Theft Auto Vice City" ma tu che te lo puoi permettere, fattelo dire, hai dei gusti proprio pacchiani.
Una Bentleeey...Casa Reale Britannica...e tu....tu me la riduci cosi?



        Rimpiango Austin Powers e la sua ShagMobile




martedì 22 gennaio 2013

lunedì 21 gennaio 2013

Ma dov'è finita quella zabetta?


Sono sempre qua e sono sempre io. 
Solo il titolo del mio Blog è cambiato.
Sarà forse in riferimento al libro di grande successo? 
Sarà forse in riferimento al film di grande successo? 
Bhè, era anche un pò scontato dato il lavoro che faccio.
Solo che io non ho nè l'eleganza nè la cultura del riccio, nessun giapponese ricco si è innamorato di me, almeno non ancora, ma sopratutto mi auguro di non finire arrotata come quella sfigata della protagonista.
                                                            
La faina. La faina è perfetta.

                                                        



...Con quella faccia un pò così, quell'espressione un pò cosi che abbiamo noi che stiamo dietro a un vetro...



sabato 19 gennaio 2013

Un Tallone d'Achille in meno

 
Lettura consigliata alle donne, il video a chi resta.  
                                       
                                    Ognuno di noi ha il proprio tallone d'Achille. 
E' chiaro che a me un tallone non bastava e con le mie zampe pelosamente tarantolate mi sono ritrovata con diversi talloni callosi come la presunzione, la chiusura verso gli altri, la perenne luna storta, l'avere un metabolismo lentobarralentissimo, altri che non sto qua ad elencare ed infine...sigh!....anche il tallone di avere l'amico bello. 

-Amico! SEmmai scoprirai questo blog-e SEmmai! ti riconoscerai in quest post- sappi che-anche se ora parlerò male di te-io ti voglio bene lo stesso.
                                                 
Codesto individuo, costui, l'ultimo dei miei talloni insomma l'amico in questione, secondo il mio pensiero e sottolineo secondo il mio umile pensiero -altrimenti mi sento dire che sono la solita presuntuosa-  rappresenta l'archetipo del maschio maschilista che pensa però di non esserlo.
CHARLES
Consapevole di avere Adone sempre dalla sua parte, ne fa il suo punto di forza e con la stessa abilità facciale di Charles riesce ad intortare i colleghi al lavoro, la tizia che magari ha tamponato, il commesso inesperto riuscendo cosi a rigirare  ognuna di queste situazioni a suo favore, anche quando sa di aver torto.
Ecchesaràmai? Verrà da dire.
Ebbene, quelle volte che mi è capitato di uscirci insieme e mai da sola perchè altrimenti avrei dovuto indossare la T-shirt con la scritta "Non sono la sua fidanzata" -per non rovinargli l'immagine- mi sono divertita a contare quante senza vergogna si girano a guardarlo, quante gli sorridono o che, essendo accompagnate, muovono solo gli occhi nella sua direzione. Sono tantissime! Giovani, nonne, mamme. 
Pure la mia quando è venuta a trovarmi non si è sprecata e mi ha sussurrato "E quello chi è?" ed era chiaro che la sua domanda era intesa a dirmi "ma tutto 'sto ben di Dio te lo tieni in casa come se niente fosse?"
Quando non ha la compagna fissa la sua vita sentimentale è diciamo....molto ma mooooolto ma moooooooooolto movimentata.
Certo bello è bello, simpatico è simpatico, ha un buon lavoro, sa cucinare e riesce anche a tenere in qualche modo la casa in ordine. Direi proprio che è il sogno di tutte le donne, le stesse che tra l'altro gli dicono sì a tutte le ore del giorno e della notte.
Ma è anche lo stereotipo maschile che ogni uomo in realtà vorrebbe essere, anche se non lo dice. 

-Siiiiii, una volta ci ho fatto un pensiero...HO DETTO UNA VOLTA!....forse due...TRE! TRE va bene? Comunque VoCe dEL VeRbO AL PASSATO...
 .....PASSATO COMUNQUE. VERBO PASSATO!-

Ma allora perchè io ci vedo una persona talmente insicura che è sempre alla ricerca della compagna perfetta ma solo perchè è la solitudine a fargli paura? Perchè ci vedo una persona che senza la sua bellezza si sentirebbe perso? Perchè ci vedo una persona che necessita di un faro sempre puntato addosso perchè altrimenti il suo ego sprofonderebbe in un baratro e con esso tutte le certezze che si è costruito tutto intorno? Ed infine perchè ci vedo una persona che sa ascoltare solo i bisogni del suo Io senza tenere in minima
considerazione le esigenze e i pensieri di chi gli sta a fianco?

Nell'ultima conversazione avuta insieme lui si lamentava del fatto che in ogni sua relazione il rapporto -sopratutto per quanto riguarda la sfera sessuale- funziona per un Tot di mesi poi arriva l'inevitabilmente crollo.
-E' naturale- gli dico io -Dopo un pò la passione passa. Ma è cosi per tutti-
-Per tutte. E' diverso- mi risponde lui -Ma come? I primi mesi ci si isola, non si ha voglia di vedere nessuno e si fa l'amore tutti i giorni, perchè poi voi donne puntualmente vi stancate? Io ho voglia di farlo anche tre volte al giorno...tutti i giorni-
(Tre volte al giorno, tutti i giorni???? Oh Madonnasanta!)
-Eh- ridico io -non hai mai pensato, ogni tanto, di fare l'amore da solo? Se pensi di trovare una donna che te la dia a comando...-
-Allora perchè all'inizio siete tutte cosi disponibili? Cosa cambia dopo?-
Gli rispondo  -Ti assicuro che anche la più troiona dopo un pò....a meno che tu non voglia una compagna ninfomane...-
-Ma tu non sai quante donne....-
-Ripeto. Anche la più...-
-Come faccio a parlare con te?- mi dice ancora -Sei una donna, non puoi capire- (non posso capire? non posso capireeEEEE?)
La conversazione è proseguita senza arrivare a capo di nulla, questo era ovvio. O almeno, io ad un capo ci sono arrivata.

Donne fate attenzione, perchè anche gli uomini più belli, quelli che potrebbero sembrare il principe azzurro, quelli che dicono di capire e amare le donne (sarà poi vero che le amano?), quelli che dicono che le donne oggi sono empancipate, e quindi usano gli uomini alla stessa maniera (sarà vero che lo pensano?), quelli che fanno tanto i moderni (ma lo saranno davvero?) sono esttamente uguali al 99,9% degli altri uomini che ci sono sulla faccia della terra.
Ovvero bipedi che si svegliano al mattino con una SOLA cosa in mente. 
Come arrivare alla Gnocca, alla Farfallina, alla Pucchiacca, alla Passerina, alla VaGiàIna, chiamatela come cakkio vi pare ma solo a quello pensano. 
E questo fino a sera quando richiudono gli occhi, anzi no, pure di notte quando dormono. 
Finisco dicendo che, proprio come Romeo in "Venere Nera", di donne...
....MICACAPISCONOUNCAZZOPERME'.

                  
          "Tre volte al giorno,  tutti i giorni, 
                finchè morte non ci separi"
                Uahawhahawhwhwahahah!!!
                 ....Poveri illusi.




domenica 13 gennaio 2013

Alla faccia del Bicarbonato di Sodio


Da quando Prof è entrato nel girone degli spirituali mi riesce persino facile portarlo al Centro Commerciale e tenercelo dentro per più di tre ore.  Approfittando dei saldi, oggi gli ho fatto passare in rassegna tutti i negozi di questa finta città con finte piazze, finte panchine e veri bancomat alla ricerca di qualche buona offerta.
Ho cercato scarpe ma non c'era il mio numero, ho cercato abiti ma non c'era la mia taglia, ho cercato un profumo ma anche in saldo il prezzo mi è sembrato eccessivo, cosi non contenta perchè non volevo uscire a mani vuote, sono andata diretta al ComproOro.
Forse anche perchè volevo vedere fino a che punto la mia dolce metà fosse realmente cambiata, dato che è sempre stato timoroso di fare figuracce in giro mentre tutto a un tratto, quest'anno, mi è diventato l'asceta con il terzo occhio sulla fronte.

I ComproOro non vengono delimitati con del filo spinato e neppure con degli allarmi che suonano se ci si avvicina troppo. Com'è che nessuno ha il coraggio di sostarci? -...e non soffermare troppo lo sguardo, non sia mai che gli altri possano pensare "poverini..."-
Male!
Dato che non me ne frega una mazza di fare figure, nè tantomeno di farmi vedere a vendere oro, ho tirato fuori un mio braccialetto tutto smaciullato e guarda caso dopo che il giovane responsabile (vestito tuuuutto di nero) ha cominciato a parlarmi, immediatamente si è cominciata a formare una capannella di curiosi attorno. 
Il tipetto brufoloso ha pesato il mio tesssoro, l'ha grattato sulla pietra di paragone (silice) per valutarne la caratura, ha usato tre tipi di acido per accertarsi che fosse oro e non patacca. Nel frattempo io ho tirato fuori carta di identità, ho fatto due firmette e oplà mi sono intascata 108euro.
108euro per un braccialetto tutto smaciullato che prima o poi qualche balordo mi avrebbe sfilato sull'autobus, se mai l'avessi indossato qualche volta. 
Il Prof. ha reagito bene a questa mia azione tattica improvvisata e soddisfatti in parte di non aver acquistato nulla in saldo, abbiamo optato per un doppio Cheese e il solito Filet-o-Fish. 
E per la prima volta siamo usciti da un centro commerciale con il portafogli più pieno. Alla faccia del bicarbonato di sodio.

P.s. A scanso di equivoci, dato un mio post precedente, tengo a precisare che il bracciale venduto era senza ombra di dubbio il mio. CHIAROOOO????



venerdì 11 gennaio 2013

Anche i vecchi sono stati giovani

Ieri pomeriggio una delle condomine più anziane del palazzo se ne andata via per sempre. Novantadue anni. 
Tutti i giorni, accompagnata dalla sua badante, era solita trascorrere i suoi pomeriggi al bar a vedere la gente passare ma nell'unico giorno della settimana in cui è rimasta a casa da sola, deve essersi sentita male e un pò frastornata si è poi rialzata e messa di nuovo in poltrona.
La badante, nonostante fosse il suo giorno di riposo, è passata a controllarla e ha subito capito che qualcosa non andava. Infarto?
Portata in ospedale già il secondo giorno il cervello non ha quasi più reagito e ipotizzato un suo eventuale ritorno a casa, tutti abbiamo pensato che non sarebbe stato un percorso facile visto che per metà il suo corpo era già stato colpito da una presunta ischemia.

Per quanto mi riguarda è stata fortunata perchè è entrata in uno stato di precoma e dopo due giorni dal suo ricovero è spirata con dignità avendo a fianco sia la figlia e, sopratutto, la badante che con tanta cura e amore ha vissuto in simbiosi con lei per ben sei anni.
Questo pomeriggio non rivederla tornare a braccetto con V., non vedere la sua mano aggrappata al passamano per risalire le scale e farmi poi il suo solito cenno di saluto mi ha provocato un senso di vuoto enorme.
Ma è il cerchio della vita giusto? Allora ho pensato che dovevo riderci su, alla mia maniera però.