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venerdì 5 aprile 2013

Chi non ha testa ha gambe


L'altro giorno ho scritto dei miei orecchini Bhollywoodiani ma non ho raccontato di come Faina e Tacchino siano giunti all'appuntamento con Bro per la loro prima cena indiana.

Questo è ciò che è successo sabato sera.

Bro mi avvisa che ha prenotato per le 20.30 e linkandomi l'indirizzo mi dice di prendere i mezzi e di non preoccuparmi che a fine serata ci avrebbe riaccompagnato lui a casa. Rispondo che sarei andata a guardare immediatamente le indicazioni per arrivare al ristorante.

GUARDO SUBITO LE INDICAZIONI
Dò un'occhiata molto, ma molto distrattamente alla mappa sul sito e dico a tacchino che il ristorante è proprio oltre il parco Sempione dove c'è l'Arco della Pace. Lo informo anche che una volta arrivati in Cairoli,  in dieci minuti a piedi, saremmo arrivati a destinazione. Gli chiedo cortesemente di dare un occhiata alla mappa per essere più sicuri, quattro occhi sono meglio di due, ma mi risponde che lascia a me l'organizzazione chiedendomi soltanto di non
                                               fargli attraversare il parco a quell'ora.

-Che paaalleee lo so. Staremo all'esterno, va bene?
 Ti dico che non entriamo dentro!-

Dunque secondo il mio ragionamento, stando semplicemente sul lato sinistro del parco saremmo giunti a destinazione in soli dieci minuti. Proprio com'era scritto sul sito.
Usciamo avendo (solo io) ben impresso in mente la Mappa Distratta e la mia
  LINEA (IM)MAGINOT BLU  

Peccato che non sia andata proprio cosi.


LA MAPPA DISTRATTA


Infatti da Punto di partenza  UNO  ho deciso, non so per quale motivo, di seguire il lato destro del parco.

-Ti ricordi che ti ho detto che non voglio assolutamente passare per il parco a quest'ora, vero?-
-Me l'hai già detto in metro, ho capito. Non ti preoccupare che il Parco lo costeggeremo soltanto-

Al punto  DUE  il mio percorso strategico subisce già il primo colpo, in quanto il marciapiede fa una curva a gomito a destra mentre noi avremmo dovuto proseguire dritto.
Ci rimanevano due scelte. O proseguire per il percorso esterno allungando di molto la strada, o....passare per il Parco arrivando al Punto  TRE  e riprendere la mia Linea (IM)Maginot.

-Lo sapevo! Su di te non si può proprio contare. Adesso ci tocca passare proprio per dove non volevo passare. E non c'è un cazzo di nessuno!-

Giunti nuovamente fuori dal parco pensavo di essermi salvata dal cazziatone di tacchino. Come Terminator avevo davanti agli occhi il percorso della mia Mappa Distratta  sapendo che avremmo dovuto solo andare dritto, girare a destra e che poi ci saremmo trovati l'Arco della Pace di fronte. 
Intanto Bro chiama al telefono chiedendo dove eravamo....

-Ciao Bro! stiamo quasi arrivando-
Forse. 

Dal  TRE  al  QUATTRO  il marciapiede esterno diventa meno illuminato del parco stesso e tacchino comincia con i suoi borbottii che aumentano quando, come nel punto  DUE , non abbiamo altra scelta. Rientrare nel parco.

Dal  QUATTRO  al  CINQUE  abbiamo l'Arco della Pace proprio di fronte ma anche sentieri ovunque. Quale prendere?  Ma sopratutto qual'è il più breve?
Anche se illuminati praticamente a giorno i sentieri mettevano quell'ansia che arriva quando ci si sente in un potenziale pericolo. 
Se ci fossimo messi ad urlare, nessuno, dico nessuno ci avrebbe sentito e a parte un runner più pazzo di noi, che almeno correva veloce, non c'era anima viva. 
Ho dovuto subirmi per tutto il tragitto i rimboccamenti continui e tartassanti (chiamiamoli cosi) del consorte.

Buonasera Patti!
Poi, ad un certo punto, mi è venuta in mente la notte in cui hanno ucciso Cyrus. La paura di trovarmi faccia a faccia con i Baseball Furies ha fatto in modo che azionassi il turbo alle gambe distanziando tacchino di non poco che nel frattempo mi urlava di fermarmi perchè non aveva più fiato per starmi dietro. 


Il tratto dal  CINQUE  al  SEI  quello che poi ci avrebbe portato finalmente all'uscita è stata una scorciatoia in mezzo all'erba....e al fango. Scorciatoia voluta dato che il sentiero che avevo scelto non portava all'uscita ma svoltava nuovamente a destra....

Nel frattempo Bro richiama per sapere dove eravamo finiti. 

Con mezz'ora di ritardo entriamo nel locale. 
Entrambi con le scarpe infangate e borbottando tra di noi come Sandra e Raimondo. Bro, ormai abituato e rassegnato anche a vederci cosi, nel frattempo era già alle prese con un piatto di pane naan con uvetta e birra Cobra.

Chiudendo questo capitolo disastroso come Tour Operator, la nostra serata è stata piacevole e il cibo indiano devo dire che è BUONISSIMO.

 

giovedì 31 gennaio 2013

PIATTO MISTELIOSO

Se domenica scorsa l'ho usata per testare personalmente di che qualità è il  marmo di Corso Vittorio Emanuele, (duro, molto duro) la mia meta del sabato, per la seconda volta consecutiva, è stata SarpiTown.
Ma dato che gran parte dei negozi non vende al dettaglio e il più delle volte mi sono sentita dire  -No! No! Non vende un capo solo!....qui compla inglosso!-
Dove potevo buttarmi allora se non sul cibo? 

In SarpiTown ci sono diverse Trattorie Cinesi.
Che hanno di diverso? Che ci mangiano i cinesi. Mentre nei ristoranti TingTong che abbiamo sotto casa la cucina è stata adattata al gusto italiano, un pò come gli spaghetti con Ketchup o le pizze Tuttigusti+1 che tanto chiedono a noi gli stranieri.
Il sabato precedente avevamo già testato questo tipo di ristorazione ed entrando in una di queste trattorie una fornita clientela, anche italiana, ci ha fatto ben sperare. 
Una cameriera molto carina con un buon uso della lingua italiana ci ha portato i menù che si dividevano in CUCINA TIPICA CINESE e CUCINA CINESE. 
Alla prima parte del menù (quella della cucina tipica cinese) seguiva una sfilza di pagine con una lista di zuppe, primi piatti e medusa, secondi piatti e medusa, piatti di pesce, di carne e medusa, piatti di verdure e medusa, frutta e medusa e tutti dai nomi incomprensibili. La seconda parte del menù (cucina cinese) aveva l'involtino primavera, riso cantonese e pollo alle mandorle.

Strane usanze le loro perchè pare sia d'obbligo far rumore per dimostrare di aver gradito il cibo infatti la cinesina a fianco a noi ha preso un ciotolone di brodaglia dove galleggiavano quattro ziti messi in croce e il risucchio di ogni sua cucchiaiata ci ha accompagnato per tutta la durata del pranzo.

Reduci dell'ottimo risultato ottenuto il sabato precedente, questa volta abbiamo voluto fare i temerari e ci siamo fiondati in un'altra trattoria molto più spartana.
Qui entrando la clientela era solo ed esclusivamente cinese e quasi tutti avevano in mano 'sti ciotoloni al risucchio.
A noi ci hanno fatto accomodare nella saletta interna dove una volta seduta mi sono accorta che sul tavolo dietro a me, a due centimetri dalla mia schiena, c'erano in funzione due di quei pentoloni elettrici per cucinare il riso.
Una delle cameriere, che non parlava un acca di italiano, ci ha rifilato subito il menù a portafoglio, quello con le foto e glappacinese in omaggio, io e Prof ci siamo guardati come a dirci -stavolta abbiamo cannato di brutto ma di bruttobruttobruttol- 
Poi però ho notato che sulla parete c'era un poster grande quanto le cascate nella foresta, esattamente così grande, solo con le immagini ingigantite dei loro piatti tipici e mi ci sono fiondata a pesce.
Ho scartato in partenza il piatto che avevo scelto la settimana scorsa, ovvero un piatto di gamber...ehm volevo dire di peperoncini con gamberoni, sono stata attirata da un piatto con delle cose bianche ma una volta focalizzato che erano zampe di gallina mozzate ho lasciato perdere ed infine ho visto LUI...il MIO PIATTO! Quello che avrei preso in ogni caso.
-Echecazz! appena entrati eran tutti li con stì zupponi a fare....a fare... come si scrive il verso di quando si tira su il brodazzo col cucchiaiooooo?????
E a me mi rifili Il menù cinese per stranieri?-

-Cos'è?- chiedo al cameriere che pure lui l'italiano lo masticava zero.
-Chicken- mi dice -Chicken &CocaCola-
-Yum! Lo voglio-rispondo io....
Il gusto del pollo me lo ricordo bene...il gusto del maiale me lo ricordo bene....il gusto dell'agnello me lo ricordo bene....anche il gusto dell'anatra me lo ricordo bene...
e questo..... non assomigliava a nessuno di loro.
Vojo ben sperare d'essermè magnata nà quagliettina striminzita altrimenti dovrò optare per il Gatto del Castello, il Topino Ballerino o il Piccione Viaggiatore.



IL PIATTO MISTELIOSO