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lunedì 18 marzo 2013

La Festa del Papà Vagabondo


Ieri ho ricevuto un complimento.
No, no, niente fischi o "bella gnocca andòvai" no, no. 
La mia bellezza è interiore.
Ma sto uscendo dai binari perchè oggi volevo essere seria. Semi-seria, va là.

Nel mio palazzo essendoci più anziani che giovani ho visto andarsene un altro in orizzontale.
Presente al suo funerale sono stata molto colpita dal discorso che il figlio gli ha dedicato. Un discorso toccante nel quale descriveva tutte le doti e ciò che di buono il padre nel corso degli anni gli aveva insegnato e tramandato. E mentre dal fondo della chiesa, io a testa in su, osservavo marmi e statue riflettevo sul fatto che un discorso su ciò che di buono mi ha insegnato mio padre non potrei mai farlo.
Nessun fraintendimento però, niente immagini di un'infanzia particolarmente infelice la mia, è quella di mio padre che è stata violenta e traumatica e forse per questo è rimasto un ribelle poco propenso al focolare domestico.

Il mio papà non è stato nè ingegnere nè avvocato e neppure muratore e i più grandi insegnamenti li ho ricevuti da Madre. Di buono ha che è sempre con il sorriso sulle labbra, anche quando non c'è niente da ridere.
Negli ultimi anni ha scelto spontaneamente di vivere come un animale allo stato brado. Un uomo senza regole insomma. 
Purtroppo capita spesso che questa sua discutibile scelta intralci, in modo negativo, anche la mia vita. 

 -Pover'uomo! guarda com'è conciato...Ma i figli...la exmoglie... vedendolo in quello stato non lo aiutano?-

I primi tempi ho sofferto parecchio perchè temevo proprio il giudizio degli estranei. E gli estranei sanno essere veramente cattivi quando vogliono.
Ora pian piano mi sto abituando. 
Ho dovuto lavorare su me stessa per arrivare a comprendere che:
o sacrificavo tutta la mia vita al suo servizio senza però essere ringraziata,
o riconoscevo questa sua scelta di vita estrema. Ho voluto optare per la seconda. 
Può sembrare la via più semplice, della serie lasciamolo nel suo brodo finchè è autonomo. Ma a livello umano è la più difficile, proprio perchè il suo essere indipendente si basa su uno stile di vita che noi "gente normale" fatichiamo ad accettare.

Ieri mi è stato detto "Sei da ammirare per questo, io non sarei capace"
A dirla tutta non mi sento speciale anche perchè qualche volta devo veramente sforzarmi di far andare giù questa cosa.
Però se chi ha contribuito alla mia venuta al mondo si sente libero in questo modo, io comprendo la sua scelta. A fatica, ma la comprendo.


Il mio Papà

Sono uscita con il mio papà!
Il mio papà porta i capelli lunghi. Ma non li lava quasi mai.
Indossa sempre gli stessi vestiti e non mette mai le calze.
Profuma di sambuca già al mattino e dice che
lavatrice e frigorifero a casa sua non sono necessari.
Se gli porto abiti e vettovaglie so che la volta successiva non
li troverò in casa, perchè lui li avrà già buttati via.
Ma oggi sono uscita con il mio papà!
Siamo andati insieme a mangiare fuori. Lui ha preso un grosso
hamburger e un bel piatto di spaghetti al pomodoro.
Ci siamo bevuti una birretta e insieme abbiamo girato tutti i negozi.
Quando ci salutiamo lui non mi abbraccia e non mi bacia mai.
Ma ogni volta mi ringrazia perchè dice di aver passato una giornata
diversa dalle altre.
E a me questo basta.

                                         
                                                      La canzone preferita del papi