sabato 19 gennaio 2013

Un Tallone d'Achille in meno

 
Lettura consigliata alle donne, il video a chi resta.  
                                       
                                    Ognuno di noi ha il proprio tallone d'Achille. 
E' chiaro che a me un tallone non bastava e con le mie zampe pelosamente tarantolate mi sono ritrovata con diversi talloni callosi come la presunzione, la chiusura verso gli altri, la perenne luna storta, l'avere un metabolismo lentobarralentissimo, altri che non sto qua ad elencare ed infine...sigh!....anche il tallone di avere l'amico bello. 

-Amico! SEmmai scoprirai questo blog-e SEmmai! ti riconoscerai in quest post- sappi che-anche se ora parlerò male di te-io ti voglio bene lo stesso.
                                                 
Codesto individuo, costui, l'ultimo dei miei talloni insomma l'amico in questione, secondo il mio pensiero e sottolineo secondo il mio umile pensiero -altrimenti mi sento dire che sono la solita presuntuosa-  rappresenta l'archetipo del maschio maschilista che pensa però di non esserlo.
CHARLES
Consapevole di avere Adone sempre dalla sua parte, ne fa il suo punto di forza e con la stessa abilità facciale di Charles riesce ad intortare i colleghi al lavoro, la tizia che magari ha tamponato, il commesso inesperto riuscendo cosi a rigirare  ognuna di queste situazioni a suo favore, anche quando sa di aver torto.
Ecchesaràmai? Verrà da dire.
Ebbene, quelle volte che mi è capitato di uscirci insieme e mai da sola perchè altrimenti avrei dovuto indossare la T-shirt con la scritta "Non sono la sua fidanzata" -per non rovinargli l'immagine- mi sono divertita a contare quante senza vergogna si girano a guardarlo, quante gli sorridono o che, essendo accompagnate, muovono solo gli occhi nella sua direzione. Sono tantissime! Giovani, nonne, mamme. 
Pure la mia quando è venuta a trovarmi non si è sprecata e mi ha sussurrato "E quello chi è?" ed era chiaro che la sua domanda era intesa a dirmi "ma tutto 'sto ben di Dio te lo tieni in casa come se niente fosse?"
Quando non ha la compagna fissa la sua vita sentimentale è diciamo....molto ma mooooolto ma moooooooooolto movimentata.
Certo bello è bello, simpatico è simpatico, ha un buon lavoro, sa cucinare e riesce anche a tenere in qualche modo la casa in ordine. Direi proprio che è il sogno di tutte le donne, le stesse che tra l'altro gli dicono sì a tutte le ore del giorno e della notte.
Ma è anche lo stereotipo maschile che ogni uomo in realtà vorrebbe essere, anche se non lo dice. 

-Siiiiii, una volta ci ho fatto un pensiero...HO DETTO UNA VOLTA!....forse due...TRE! TRE va bene? Comunque VoCe dEL VeRbO AL PASSATO...
 .....PASSATO COMUNQUE. VERBO PASSATO!-

Ma allora perchè io ci vedo una persona talmente insicura che è sempre alla ricerca della compagna perfetta ma solo perchè è la solitudine a fargli paura? Perchè ci vedo una persona che senza la sua bellezza si sentirebbe perso? Perchè ci vedo una persona che necessita di un faro sempre puntato addosso perchè altrimenti il suo ego sprofonderebbe in un baratro e con esso tutte le certezze che si è costruito tutto intorno? Ed infine perchè ci vedo una persona che sa ascoltare solo i bisogni del suo Io senza tenere in minima
considerazione le esigenze e i pensieri di chi gli sta a fianco?

Nell'ultima conversazione avuta insieme lui si lamentava del fatto che in ogni sua relazione il rapporto -sopratutto per quanto riguarda la sfera sessuale- funziona per un Tot di mesi poi arriva l'inevitabilmente crollo.
-E' naturale- gli dico io -Dopo un pò la passione passa. Ma è cosi per tutti-
-Per tutte. E' diverso- mi risponde lui -Ma come? I primi mesi ci si isola, non si ha voglia di vedere nessuno e si fa l'amore tutti i giorni, perchè poi voi donne puntualmente vi stancate? Io ho voglia di farlo anche tre volte al giorno...tutti i giorni-
(Tre volte al giorno, tutti i giorni???? Oh Madonnasanta!)
-Eh- ridico io -non hai mai pensato, ogni tanto, di fare l'amore da solo? Se pensi di trovare una donna che te la dia a comando...-
-Allora perchè all'inizio siete tutte cosi disponibili? Cosa cambia dopo?-
Gli rispondo  -Ti assicuro che anche la più troiona dopo un pò....a meno che tu non voglia una compagna ninfomane...-
-Ma tu non sai quante donne....-
-Ripeto. Anche la più...-
-Come faccio a parlare con te?- mi dice ancora -Sei una donna, non puoi capire- (non posso capire? non posso capireeEEEE?)
La conversazione è proseguita senza arrivare a capo di nulla, questo era ovvio. O almeno, io ad un capo ci sono arrivata.

Donne fate attenzione, perchè anche gli uomini più belli, quelli che potrebbero sembrare il principe azzurro, quelli che dicono di capire e amare le donne (sarà poi vero che le amano?), quelli che dicono che le donne oggi sono empancipate, e quindi usano gli uomini alla stessa maniera (sarà vero che lo pensano?), quelli che fanno tanto i moderni (ma lo saranno davvero?) sono esttamente uguali al 99,9% degli altri uomini che ci sono sulla faccia della terra.
Ovvero bipedi che si svegliano al mattino con una SOLA cosa in mente. 
Come arrivare alla Gnocca, alla Farfallina, alla Pucchiacca, alla Passerina, alla VaGiàIna, chiamatela come cakkio vi pare ma solo a quello pensano. 
E questo fino a sera quando richiudono gli occhi, anzi no, pure di notte quando dormono. 
Finisco dicendo che, proprio come Romeo in "Venere Nera", di donne...
....MICACAPISCONOUNCAZZOPERME'.

                  
          "Tre volte al giorno,  tutti i giorni, 
                finchè morte non ci separi"
                Uahawhahawhwhwahahah!!!
                 ....Poveri illusi.




domenica 13 gennaio 2013

Alla faccia del Bicarbonato di Sodio


Da quando Prof è entrato nel girone degli spirituali mi riesce persino facile portarlo al Centro Commerciale e tenercelo dentro per più di tre ore.  Approfittando dei saldi, oggi gli ho fatto passare in rassegna tutti i negozi di questa finta città con finte piazze, finte panchine e veri bancomat alla ricerca di qualche buona offerta.
Ho cercato scarpe ma non c'era il mio numero, ho cercato abiti ma non c'era la mia taglia, ho cercato un profumo ma anche in saldo il prezzo mi è sembrato eccessivo, cosi non contenta perchè non volevo uscire a mani vuote, sono andata diretta al ComproOro.
Forse anche perchè volevo vedere fino a che punto la mia dolce metà fosse realmente cambiata, dato che è sempre stato timoroso di fare figuracce in giro mentre tutto a un tratto, quest'anno, mi è diventato l'asceta con il terzo occhio sulla fronte.

I ComproOro non vengono delimitati con del filo spinato e neppure con degli allarmi che suonano se ci si avvicina troppo. Com'è che nessuno ha il coraggio di sostarci? -...e non soffermare troppo lo sguardo, non sia mai che gli altri possano pensare "poverini..."-
Male!
Dato che non me ne frega una mazza di fare figure, nè tantomeno di farmi vedere a vendere oro, ho tirato fuori un mio braccialetto tutto smaciullato e guarda caso dopo che il giovane responsabile (vestito tuuuutto di nero) ha cominciato a parlarmi, immediatamente si è cominciata a formare una capannella di curiosi attorno. 
Il tipetto brufoloso ha pesato il mio tesssoro, l'ha grattato sulla pietra di paragone (silice) per valutarne la caratura, ha usato tre tipi di acido per accertarsi che fosse oro e non patacca. Nel frattempo io ho tirato fuori carta di identità, ho fatto due firmette e oplà mi sono intascata 108euro.
108euro per un braccialetto tutto smaciullato che prima o poi qualche balordo mi avrebbe sfilato sull'autobus, se mai l'avessi indossato qualche volta. 
Il Prof. ha reagito bene a questa mia azione tattica improvvisata e soddisfatti in parte di non aver acquistato nulla in saldo, abbiamo optato per un doppio Cheese e il solito Filet-o-Fish. 
E per la prima volta siamo usciti da un centro commerciale con il portafogli più pieno. Alla faccia del bicarbonato di sodio.

P.s. A scanso di equivoci, dato un mio post precedente, tengo a precisare che il bracciale venduto era senza ombra di dubbio il mio. CHIAROOOO????



venerdì 11 gennaio 2013

Anche i vecchi sono stati giovani

Ieri pomeriggio una delle condomine più anziane del palazzo se ne andata via per sempre. Novantadue anni. 
Tutti i giorni, accompagnata dalla sua badante, era solita trascorrere i suoi pomeriggi al bar a vedere la gente passare ma nell'unico giorno della settimana in cui è rimasta a casa da sola, deve essersi sentita male e un pò frastornata si è poi rialzata e messa di nuovo in poltrona.
La badante, nonostante fosse il suo giorno di riposo, è passata a controllarla e ha subito capito che qualcosa non andava. Infarto?
Portata in ospedale già il secondo giorno il cervello non ha quasi più reagito e ipotizzato un suo eventuale ritorno a casa, tutti abbiamo pensato che non sarebbe stato un percorso facile visto che per metà il suo corpo era già stato colpito da una presunta ischemia.

Per quanto mi riguarda è stata fortunata perchè è entrata in uno stato di precoma e dopo due giorni dal suo ricovero è spirata con dignità avendo a fianco sia la figlia e, sopratutto, la badante che con tanta cura e amore ha vissuto in simbiosi con lei per ben sei anni.
Questo pomeriggio non rivederla tornare a braccetto con V., non vedere la sua mano aggrappata al passamano per risalire le scale e farmi poi il suo solito cenno di saluto mi ha provocato un senso di vuoto enorme.
Ma è il cerchio della vita giusto? Allora ho pensato che dovevo riderci su, alla mia maniera però.




giovedì 10 gennaio 2013

Gazza Ladra

I regali che si ricevono a Natale possono essere di vario tipo ma alcuni non sono per niente graditi e durante l'ultima parte del 2012 questo tipo di doni da me sono arrivati più volte del dovuto.


Ironizzare su ciò che mi accade sul posto di lavoro mi aiuta anche a non prendere tutto troppo sul serio ma quando succedono episodi come questi e l'interessato viene a raccontare l'accaduto in me sale un imbarazzo tale che mi fa aumentare la salivazione, la quale diventa talmente abbondante da obbligarmi a deglutire in continuazione dando cosi l'impressione di essere chiaramente la colpevole.
Prima dicono -Ma non si preoccupi, tenga le chiavi. Ci mancherebbe... mi fido di lei-
Poi quando accade il fattaccio il dubbio se lo fanno venire, eccome. Ma non lo danno a vedere...forse....vabbè...ogni tanto....a volte.
Anche a me viene il dubbio... su me stessa.
Comunque non è piacevole.

Lasciatemi un album di fotografie in bella vista e certamente andrò a sfogliarlo. Lasciatemi un vassoio di rotelle alla liquirizia Haribo e probabilmente ad una ad una me le magnerò tutte.
Ma ciò che luccica o che ha la $ di Paperon de Paperoni non mi interessa. Non sono una gazza ladra.
Figuriamoci, sono messa cosi male che in vita mia non sono mai riuscita neppure ad intascarmi un rossetto della Standa tanto sarebbe stata la vergogna che avrei provato se mi avessero beccato.

venerdì 4 gennaio 2013

Se non si è capito....



Se non si è capito, la musica fa da colonna sonora alla mia vita. Quindi in questo blog, ogni tanto, un video musicale s'addà vedè.
Volenti o nolenti.
(ma devo fare ricerca anche di volenti/nolenti?....)

Buon Fine Settimana.



giovedì 3 gennaio 2013

Addio Feste Comandate



                                   AUGURO UN FORTUNATO 
                                                     2013
                                   A TUTTI GLI SBIRCIATORI



Fortuna che, con domenica prossima, la Befana tutte le feste se le porta via.
Possibile che sia cosi difficile togliere di mezzo, non dico il Natale, ma almeno la tradizione per la quale bisogna sedersi a tavola e per dieci giorni consecutivi  mangiare oltremisura? Ho detto dieci giorni perchè tutto ha inizio con la Vigilia e termina con gli avanzi di Capodanno.
Ma c'è chi incomincia anche un mese prima e finisce con i Tortelli alla crema di Carnevale.
Questa tradizione andava bene in tempo di guerra perchè più che brodino non si vedeva, ma oggi la varietà di prodotti culinari che si trova tutti i giorni al supermercato è immensa e sopratutto non ha stagione.
Quindi perchè far apparire normale abboffarsi di cibo nel periodo natalizio come dovrebbe fare un plantigrado prima del letargo? O siamo forse delle oche a cui devono riempire il gozzo per farci poi il Patè?
Sono golosa ma non ne posso più di vedere sui banchi frigo e tavole di casa le tartine con gelatina, la coppa, i cetriolini e cipolline, gli affettati e il cotechino
con lenticchie, i nervetti, i gamberetti, la salsa cocktail e l'aragosta.
Vogliamo non assaggiare il torrone? Morbido, al cioccolato, bianco, fondente, il panettone con o senza canditi, i biscottini al burro appena sfornati e una fetta di pandoro con crema al mascarpone o pistacchio di Bronte?...(tanto in voga quest'anno).
Per bagnarsi il becco prima lo Spriz, il bianchino, due noccioline e olive con lo spumantino, poi si pasteggia con vino bianco o rosso ed infine si festeggia con spumante o champagne. Ma rimane sempre un buco per il grappino e il liquorino fatto da nonna.

Per fortuna non ho mangiato e bevuto cosi tanto ma mi sono rigirata nel letto spesso in queste notti perchè lo stomaco mi ha chiesto più volte un pò di tregua. 
A questo si deve aggiungere il grande nervosismo che si è accumulato nella giornata di Capodanno perchè a me piace vedere i botti dei festeggiamenti da dietro le mura di casa, al riparo insomma. Invece quest'anno si è deciso di trascorrerlo all'aperto con amici ai quali i botti invece piace spararli in aria.
E il solo fatto di tenere la loro borsa coi petardi sul terrazzo a me ha fatto venire il cagotto.
Cosi quando è arrivato il momento degli auguri e tutto il paese era intento a brindare, io anzichè tirare fuori bicchierino e spumante, sono andata a nascondermi dietro le auto parcheggiate, con le mani sulle orecchie perchè i miei amici hanno tirato fuori tutto l'armamentario.
I botti spaventosamente forti e, per quanto mi riguarda inutili, non li ho filmati perchè ho avuto troppa paura, ma nella valle pare che li abbiano sentiti in molti. 
Di sicuro non mi hanno aiutato a digerire il cibo.


      







mercoledì 2 gennaio 2013

365 Giorni Senza


Ancora non ci credo, perchè non è mai stata mia intenzione smettere dato che mi è sempre piaciuto. Anche dopo grosse bronchiti ho sempre, sempre ricominciato....tranne l'ultima volta. 
Oggi sono già 365 giorni di nonfumo. 
Dicono che ci si guadagna in salute. A me cosa è cambiato?
Non è vero che ritorna il senso del gusto, o almeno a me non è successo, infatti i pomodori che compro al super continuano a sapere di carta, le mie difese immunitarie devono essere scappate all'estero perchè nel duemiladodici l'influenza mi ha tenuto compagnia per ben otto volte ed infine ho messo su un chilo per ogni mese senza tabacco. Quindi se prima il fiatone mi veniva per due tiri di sigaretta ora ce l'ho per il grasso che mi si è accumulato nel frattempo.

               Dov'è la cosa positiva?
              Che Sono libera. 
Libera da un vizio che aveva preso il sopravvento. Ora non sono più costretta  a cercarmi il tabacco, le cartine e accendino per casa. Non devo più svuotare il posacenere, controllare la borsa e le tasche prima di uscire di casa, non aspetto con ansia il caffè dopo mangiato e non vado in sclero se ne ho solo due nel pacchetto.
Sigarette elettroniche, chewingum alla nicotina, cerotti...Mah! 
Forse c'è sempre qualche input che arriva a dare il via...O forse no.
Succede che all'improvviso non si fuma più. Basta.
Il mio augurio per l'anno appena iniziato è che qualcun altro possa riuscire in questo intento.



venerdì 14 dicembre 2012

LA PALAFLAGELLAZIONE





Oggi su qualsiasi social network tuuutti o quasi, hanno postato la loro foto della neve. E quant'è bella la neve...e il mio pupazzo di neve....e giochiamo a palle di neve...che paaalle!
Anch'io ho postato la mia foto. Quella della PALA di neve.



E' da questa mattina che stiamo accatastando questa creatura merDavigliosa e non abbiamo ancora finito...Sgrunt!
Nel mio lavoro capita di dover fare straordinari quando ci sono eventi naturali come questi. Succede così di trascorrere parte della giornata a levare la neve dal marciapiede e buttare del sale industriale -sacchi da 25kg- e fare che quella poca rimasta in terra si sciolga completamente così da rendere agibile il passaggio ed evitare che qualcuno possa farsi male scivolando.
Ma durante questo rito di palaflagellazione accade sempre che arrivi il pirla di turno.

Non sopporto le persone che non rispettano il lavoro altrui.

Una superficie che potrebbe contenere due campi da tennis non è esattamente come spalare fuori dall'uscio di casa e quindi in questi frangenti, se qualcosa va storto, mi sale il nervosismo. Il più delle volte riesco a contenerlo applicando solo uno sguardo malevolo a chi mi sta di fronte, a volte invece sbotto fino a rendermi ridicola al punto da reincarnarmi nella portinaia di Pozzetto. 



Il pirla di turno (uomo o donna è indifferente) sia che esso/a si trovi sul marciapiede in strada o che si trovi nel cortile interno all'edificio la tecnica che usa è sempre la stessa.
Con in mano lo scopettino, il giornale, la scopa di saggina chiesta in prestito o il rompighiaccio  butta a terra la neve che ricopre interamente la sua auto. Ma, attenzione, non la getta a lato o sui mucchi già accatastati, NO! La getta proprio là dove è più logico lanciarla....dove IO ho appena pulito e gettato il sale.

Se poi penso che a questi disagi aggiungo anche il pensionato che con la sua esperienza consiglia di scrollare "un pochino" le piante il mio pensiero è:
"Ma vàttè a scrollare lì cojoni!"

Buona neve a tutti.
Pirla e non.
 


mercoledì 12 dicembre 2012

L'ALBERO RUBATO



A Dicembre si fa l'albero. 
Tutti gli anni mi riprometto che non addobberò casa per nessuna ragione poi mi dico - metto solo la ghirlanda fuori dalla porta- e finisco con avere 40mq di casa piena zeppa di ninnoli. Cartoline di auguri attaccate al frigo, angeli penzolanti dal soffitto, babbi natali e palle di neve sparsi per casa, tovagliette rosse, candele cuscini e cd a tema. Tanta roba che mi regala l'illusione di poter rivivere il Natale come quando avevo gli occhi di una bambina.
Quest'anno la ghirlanda l'ho lasciata nello sgabuzzino. E' la prima volta che succede e rimarrà congelata come tutto il 2012. Non che mi sia successo chissà quale fatto negativo in questi dodici mesi, ma è come se quest'anno proprio non lo avessi vissuto, come se ogni giorno passato non mi avesse lasciato niente e di ognuna di queste migliaia di ore ormai trascorse non ho impresso neanche un ricordo vivo. 
Nonostante il mio rifiuto a tutto ciò che concerne il Merry Christmas e il Santa Claus, il Let it snow e All I want for Christmas is you di Mariah Carey, e la musica degli Abba nei supermercati, mi rimane purtroppo l'unica cosa a cui non posso dire di no, anche volendo. 
L'ALBERO CONDOMINIALE (e qui l'ho detto come Fantozzi).
E succede che lo spirito natalizio me lo devo far venire a forza anche con la mannite, se necessario.
Quest'albero essendo datato anni sessanta ha sempre puzzato di antico e quando, nel periodo che va da dicembre all'Epifania, si entra nell'atrio è possibile avvertire un leggero sentore di topo misto a fogliame umido di bosco.

Nei miei primi anni da "guardiana in vetrina" mettevo tutto l'impegno possibile per rendere questo plasticato verde piacevole alla vista dei condomini e al puzzo cercavo di rimediare spruzzando direttamente sui finti rami essenza di vaniglia.
Con il passare del tempo ho perso l'entusiasmo nel prepararlo e tra una palla rotta e qualche ramo mancante l'albero ha perso invece anche il suo piedistallo.
Cosi accade che ogni sette di dicembre con la finta regola che è "doverosa abitudine" preparare l'albero io di solito passo l'intera mattina a puntellare quell'aborto di finto abete per farlo stare prima di tutto in piedi e sopratutto diritto. Nonostante il mio non celato disappunto nessuno ha mai optato per 
-graziamola e compriamone uno nuovo-.
Finite le feste lo prendo cosi com'è, completo di palle e luci multicolore, e lo arrotolo come si fa con il salame al cioccolato e lo riporto in cantina pronto per essere
srotolato l'anno successivo e messo sul nuovo piedistallo, che nel frattempo mi hanno fatto acquistare.
Dato che il Natale scorso mi era saltata un'intera fila di luci sapevo già che quest'anno il gioco con il meccano mi sarebbe cosatato una fatica doppia perchè era stato smontato completamente. A fine giornata, avrei cominciato a parlarci con quelle cazzo di palle.
Ieri sono scesa in cantina non proprio contenta per prendere il salame di Natale e sorpresa? Non c'era, rubato.
Sono rimasta basita. B-A-S-I-T-A!
Ma daaai. Ma come si fa? Era pure l'albero più brutto della via. 
Nonsonostataiononsonostataiononsonostataiononsonostataiononsonostataio!
Cosi sono corsa a comprarne subito uno nuovo. E, come consigliato, non uno più grande e moderno ma uno più piccolo ed economico naturalmente.
Chi lo ha portato via mi ha fatto un grosso favore, mi spiace solo che non si sia preso anche il piedistallo.
Tanti condomini neppure si sono accorti del cambiamento, hanno continuato a dire "Ma quando si cambia quest'albero?".
E a chi, dopo aver sistemato il nuovo arrivato mi ha chiesto se si era per caso rimpicciolito, io di riflesso gli ho detto che l'avevo messo in lavatrice.
Come risposta ho ricevuto un "Davvero?". Giuro.

martedì 4 dicembre 2012

L'Ostaggio


Nei mesi scorsi mi sono dilettata a creare cartoni animati con un programma trovato sul web. In questo sito è possibile dar vita a piccoli capolavori utilizzando personaggi o sfondi a tema come i Ninja, Anime, Monster, oppure crearne di propri usando un pò di fantasia e tanta, tanta pazienza. 

Il mio è un capolavoro.






Il progetto a cui mi sono dedicata mi aveva preso a tal punto che per una quindicina di giorni mi sono estraniata da tutto e ho fatto una full immersion di taglia, copia&incolla, aggiungi tempi, accorcia tempi, suoni, voci, effetti speciali, scene e dialoghi. 
Mi sentivo creativa come la Wertmuller, però dei TrashCartoons. (scusate ma sulla tastiera non ce l'ho la "u" di Lina Wertmuller) 
E, come dopo aver sudato sette pigiami di pile nel mese di maggio anch'io sono riuscita a partorire qualcosa. Tuttavia si sà che una mente difettosa può generare solo idee difettose. E perchè non rendere pubbliche anche codeste fantasie?

La mia prima creazione ha avuto come protagonista Bro che incontra se stesso. Anche se la storia è decisamente più surreale da sembrare il sequel di Memento, dopo averlo pubblicato ho notato che i tempi non erano stati sistemati a dovere e la visione mi è apparsa lenta e noiosa.
Nel mio secondo progetto, qui sotto rappresentato in due parti, la visione è cambiata da "lenta e noiosa" a "solo noiosa". 
La trama è semplice perchè essendo io tra i protagonisti in questa Future Adventure decido di fare un piccolo dispetto all'amico Roberto, grande collezionista di auto americane. Chi dei due avrà la meglio?
Durante la visione non ho potuto certo dire " Prendo Popcorn e Coca-Cola" ma la frase "I figli sò sempre piezz e còre"  me la sono concessa.

L'OSTAGGIO (parte prima)               
L'OSTAGGIO (parte seconda)

Per chiunque volesse divertirsi a creare i propri "Piezz e còre" il sito è:


venerdì 30 novembre 2012

FACCIO UN'ECCEZIONE



Clint Eastwood
Mi sono chiesta più volte come mai tante donne trovino attraenti uomini molto più grandi di loro. Faccio l'esempio della Gregoraci. Niente contro Briatore, ma mi chiedo perchè una ragazza cosi giovane possa essere attratta fisicamente da un uomo così tanto più vecchio di lei.
E' una carenza affettiva? La ricerca di una figura paterna? A me in quarantatreanni non è mai successo. Ma oggi ufficialmente ammetto che potrei fare un'eccezione. Macchè George Clooney o Richard Gere...quest'uomo in foto -e che uomo- è classe 1930! E che nessuno mi prenda in giro, Cazzarola!

 
 

sabato 24 novembre 2012

Paladina della Giustizia


E' proprio vero, che sia un vecchio film, una canzone dimenticata, un luogo inesplorato e a seconda dei gusti, il pene più lungo o la bocca più larga al giorno d'oggi la Tv e il Web sono diventati la nostra finestra sul mondo. Quando queste ricerche sono volontarie va tutto bene, quando ci si inciampa per sbaglio le cose cambiano. Ieri mi è capitato per ben tre volte.

La prima è stata con quel Tg di merda che sta sul sesto tasto del telecomando,  quello che inizia per Studio e finisce per Aperto e che è specializzato prevalentemente in gossip, si diletta in servizi semigiornalistici e usa filmati su animali torturati per fare salire l'indice di ascolto. 
Deve esserci una scuola specializzata che insegna loro sia la postura che devono adottare -vedi Salvo Sottile-, sia quell'incalzante timbro di voce ansioso sempre in modalità "la fine del mondo è vicina" e sia le musiche giuste da adattare ai servizi strappalacrime. E' uno stile americano diciamolo.
Quindi, lasciamo agli americani ciò che è degli americani, per cortesia!
Cmq parte il filmato dove questa donna riceve da un sconosciuto un violento
"schiaffo del soldato" e mi cade a terra come un birillo. A me si gela il sangue. Tiro dietro qualche imprecazione anche perchè il servizio che ne segue mi informa, invece, che un gruppo di mamme ha fatto togliere un enorme cartellone di Belen perchè ritenuto offensivo nei confronti dei bambini. Mavàcagheeer...

Nel pomeriggio continuo il mio cazzeggio sul web e mentre guardo divertita la notizia di questa famiglia asiatica alla quale hanno costruito tutto intorno la loro abitazione una superstrada, altri servizi mi distraggono e vedo così un agente che viene circondato da dei tizi. Ad un certo punto uno dei tre gli sferra un calcio di karatè in pieno volto. Incomincia a salirmi il malumore.

La sera mi metto su fb....cercando di trovare relax, evitando le foto dei cani da vivisezione e comincio a girovagare qua e la. Oh! mi dico. Un video! Sarà qualcosa di carino e sopratutto divertente.
La durata è di circa 4 minuti che a me sono sembrati un'eternità.
C'è una tipa seduta sul letto, davanti a lei un bimbo di neppure un anno, presumibilmente il figlio. Il video inizia col bimbo che piange. La cosa più logica che una donna, neanche una madre, una donna in una situazione del genere ha l'istinto di fare è quella di prendere quella povera creatura in braccio e coccolarla. Lei invece non faceva altro che prenderlo a cuscinate in testa, a dargli pizzicotti su braccia e gambe e più questo cucciolo urlava più questa stronza lo torturava. La cosa più raccapricciante era che chi filmava non è intervenuta. Una cosa disumana!

A quel punto il sangue mio ribolle e penso che se esistesse la lampada di Aladino uno dei miei Tre desideri sarebbe quello di diventare La Paladina della Giustizia. Me ne andrei in giro per il mondo con la mia tuta tutta luccicante ed attillata e con il mio grande mantello nero a scovare questi esseri immondi, per fargli male allo stesso modo, solo dieci volte tanto. Gli renderei pan per focaccia perchè sono dell'idea che gente cosi cattiva non dovrebbe esistere da nessuna parte. Poi ritorno alla realtà e mi metto a riflettere, troppo, come al solito.

Così prendo ad analizzare ogni singolo caso.

Del primo video mi chiedo come faccio a sapere io, quello che è successo anche solo dieci minuti prima. Che ne sò che non abbiano litigato per uno stupido parcheggio?
Come posso avere la CERTEZZA ASSOLUTA che "a me non può succedere" ?Sono una manciata di secondi, secondi che cambiano la vita per sempre. Ma penso anche che Nessuno di noi ha questa certezza. E questo è spaventevole.
Allora forse, prima di condannare quest'uomo, dovrei condannare questo sistema, la società perchè ci fa vivere male anche la quotidianità e la nostra
rabbia diventa così incontrollabile al punto tale che la sfoghiamo contro la prima persona che ci capita a tiro?

Il secondo video mi fa supporre che la cocaina possa essere una causa scatenante di questo genere di violenza e dedurre così che, se il tipo non era perfettamente in sè (non lo giustifico, sia chiaro) al momento dell'aggressione non lo si dovrebbe neppure condannare perchè il suo stato psicofisico era alterato.
Allora forse, prima di condannare quest'uomo, dovrei condannare questo sistema, la società, perchè ha fatto diventare anche l'uso della cocaina uno status symbol alla portata di tutti e favorendo il dilagarsi di questa violenza con conseguenze devastanti?

L'ultimo video potrebbe anche essere stato girato per dimostrare che questa donna non è in grado di gestire suo figlio, trattandosi magari di una depressione
post-parto. 
Ed allora, infine, prima di condannare questa donna, non è che forse dovrei condannare questo sistema, la società perchè non segue in modo adeguato le persone che necessitano di cure, quelle persone che, se non vengono aiutate, da sole non riescono a guarire?

Con la mia analisi, quindi, la ragione andrebbe a sfavore di tutti i miei principi e a favore di assassini, ladri, pedofili e violentatori perchè ogni singolo fatto grave che accade nel mondo dovrebbe prima essere analizzato sotto ogni aspetto e solo dopo giudicato definitivamente.
Certo, la giustizia si fa nei tribunali. Ma la legge funziona poi così a dovere? Io parlo di giudizio morale. Invece ci hanno abituato a guardare solo in superficie, la Tv, i giornali, il web, NON ci hanno mai dato la possibilità di riflettere perchè è più facile in questa maniera. Siamo esattamente come questi carnefici/vittime. Istintivi, senza controllo e senza valori perchè la società, il sistema è proprio così che ci vuole.
Fast, speed, e sopratutto facilmente riciclabili.

Come Paladina della giustizia usando sia l'istinto che la ragione fallirei in ogni caso.




mercoledì 21 novembre 2012

On the road (again) ....with a Virago


Dovrò tornare dal parrucchiere. 
Il metodo -tifaccioicapellicomelifannoaBelen- non è che funzioni con tutte. Per prima cosa Io non ho i capelli lunghi come lei.

Two months ago:
Sono scura di capelli, scurissima. Troppo. E sono decisa.Voglio cambiare...oggi stesso. Tipico di noi donne. Cerco un parrucchiere che mi ribalti la testa senza appuntamento. Niente. Poi mi viene in mente una scuola. Me ne hanno parlato tutte molto bene e dato che sono le allieve/i che fanno i tagli e piega costa relativamente poco. E vaaai!
Mi ci infilo dentro. Riviste appese ai muri a mò di office casting, ragazze giovani e sprintose e Personal Hairdresser gay ne fanno un luogo Mega Fashion. Un minuto dopo punto il dito su una di loro e dico LI VOGLIO DI QUEL COLORE!
  
Per farli così ci vuole l'appuntamento, è un lavoro lungo e costa parecchio. 
Allora no. Possiamo incominciare col schiarirli, se vuoi. Va bene. Iniziano così a scrutarmi i capelli. (non tagliatemeli tanto perchè vorrei farli crescere). 
Il Personal Hairdresser, che invece costa un botto, con un pettine mi cotona tutti i capelli per aria, passa il decolorante a caso su tutte le punte e cosa che NON dovrebbe fare assolutamente mi pratica uno scalpo al coppino. Tra me e me ho pensato che questo metodo casereccio di tingere i capelli me lo sarei potuto fare da sola a casa e avrei anche risparmiato. 
Vabbè che sono tornati di moda gli anni 80, i colori fluo e i glitter ma la mia testa pareva un Ananas. Uscita dal salone ero indecisa se tornare a casa ballando come Truciolo o se passare prima in concessionaria a comprarmi una Virago. Tra amici e parenti quel taglio ha avuto un successone ma per i miei gusti è stato fin troppo trendy. 




Oggi, a due mesi dal fattaccio i miei capelli (fortunatamente) stanno piano piano ricrescendo ma questa mattina mi sono guardata nello specchio dell'ascensore e ciò che ho visto riflesso non è stato per nulla incoraggiante....



lunedì 19 novembre 2012

UN ILLUMINANTE POMERIGGIO NOIOSO


Film, film e film. E dire che ne ho una valanga -presi quasi tutti da internet- ma chissà perchè preferisco tenerli chiusi in un portacd e continuare a guardare quelli che mi propina la Tv. Sò già le trame, come vanno a finire, chi muore, chi è l'assassino ma ogni volta mi piazzo davanti allo schermo e li guardo come se fosse la prima volta.

Della mia collezione privata ho il periodo in cui devo vedere solo l'Horror, quello in cui mi sento Radical-Intellettuale e vado solo a trame d'essai anche se quest'ultime, in realtà, sono state quasi tutte archiviate perchè peggiorano la mia depressione. Ho già lei che mi fa vedere il mondo e la vita in maniera cosi complicata, introspettiva e decisamente TRISTE, che non sento più quel bisogno irrefrenabile di sentire un attore e/o attrice bisbigliare quando recita una parte.
Ho il periodo dove ho forte il bisogno di piangere e vado coi drammatici o la De Filippi (peccato che sia finita) e quello dove invece devo ridere a crepapelle con Frankenstein Junior. 
Questi periodi però difficilmente si intersecano tra di loro, per questo ho creato il Pomeriggio Noioso.
Usufruisco di questo giorno per decidere quale stato d'animo voglio raggiungere senza che interferisca MAI con gli altri. Quindi tengo qualche film sul computer per tappare queste giornate (sopratutto quelle piovose) dove una calda coperta di plaid, una tazza di caffè annacquato, qualche porcheria spaccafegato e snacks al formaggio (magari non proteici) me ne conciliano la buona visione.
Tra questi film in archivio uno in particolare ha più spesso destato la mia curiosità, tanto che ne avevo visto l'inizio ma poi mi sono detta appunto "me lo tengo per guardarmelo con più calma quando sarò dell'umore giusto" e invece, guarda caso, proprio sabato scorso questo stramaledetto film lo hanno dato in Tv.
Era già iniziato e io che ho fatto?
L'HO VISTO!!!                                
Grazie al FilmStramaledetto da ieri ho un groppo alla gola. 
PERCHE' QUESTO NON E' IL PERIODO DEI FILM DRAMMATICI!

Comunque, il mio nodo alla gola è qui e non va giù perchè quel segnale, quel messaggio subliminale che spesso l'essere umano cerca sotto svariate forme e modi a me si è presentato a mò di pellicola e mi ha dato quella risposta ad alcune domande che la mia mente si sta ponendo da un pò di tempo. E tutto a causa di un bizzarro comportamento che una persona, a me molto cara,  manifesta ultimamente. Questo suo modo di fare dall'esterno è visto quasi come un vaneggiamento, e ammetto che anch'io spesso l'ho pensato. Ma ora riflettendo mi sono resa conto di quanto invece sia tormentato e logorato. E ho capito.
Perciò, in attesa di rigustarmi ogni singola immagine, ogni singola frase di questo stupendo film dall'incantevole fotografia affermo definitivamente che:
La Libertà d'animo di ogni individuo non ha prezzo e in questo caso specifico, non sarò certo io ad ostacolarne la ricerca personale.
D'altronde, anche Gianni Bella cantava "Non si può morire dentro".
Bhè? Che ha Gianni Bella che non va?


Il film in questione è "Into the Wild"
di Sean Penn e  le musiche sono di Eddie Vedder. La pellicola racconta la storia autobiografica di Chris McCandless.
Non aggiungo altro alla trama se non che il luogo del "Bus 142" è diventata meta di pellegrinaggio come la tomba  di Jim Morrison a Pere Lachaise.

"La felicità è reale solo quando condivisa"
Chris McCandless. 










venerdì 16 novembre 2012

ARIANNA - Apro/Chiudo Parentesi


Apro parentesi.

Non ho mai avuto grandi amici. Tantomeno alle elementari.
La maggior parte dei miei compagni mi ha sempre preso in giro e non sapendo rispondere a nessuno di loro me ne sono sempre tornata a casa con la coda tra le gambe, piangendo.
 
-Siiii-iiii lo ammetto. Da piccolina (da piccolina ho detto!) andavo a piangere da mamma spesso. Anzi spessissimo-.

Nella mia classe, inutile dirlo, c'era la più bella della scuola. Arianna.
Lei era tutto quello che avrei voluto essere. Non solo era bionda e bella, ma era pure intelligente. In ogni materia scolastica era tra le migliori, nell'ora di disegno sapeva usare la matita per creare paesaggi e persone come nessun'altro di noi era in grado di fare, si esprimeva bene ed era sempre al centro dell'attenzione.
Di Tutti.
Viveva con i genitori e la sorella più piccola in un grande appartamento dove la moquette regnava sovrana. Aveva una stanza tutta per se, un cane, pesci rossi, tartarughe d'acqua, c'era persino la camera solo per i giochi e le feste più belle si tenevano sempre a casa sua.
A queste feste TUTTO era perfetto.
Striscioni, tovaglioli, palloncini colorati, la megatorta con la scritta Buon Compleanno, musica e giochi a tema come la Caccia al Tesoro e il Gioco della Bottiglia che, da noi femmine era tanto atteso  perchè era solo una banale scusa per riuscire a poter baciare sulla bocca il più bello della classe.
E' stupido aggiungere che quando IO ero una delle penitenti non baciavo nessuno. A me dicevano di nascondermi in qualche parte della casa o saltare su di un piede per venti/trenta volte.
Però, posso ammettere che...quando Arianna non faceva comunella con le altre compagne di classe diventava pure simpatica. 
A riguardo, un felice ricordo dai colori pastello sta attraversando la mia mente. E' bel pomeriggio d'estate ed io, Arianna e sua sorella ci mettiamo il costume, ci infiliamo i braccioli ed insieme entriamo nella sua vasca da bagno colma di bagnoschiuma e qui ci immaginiamo di nuotare in piscina come Esther Williams.

Per quasi vent'anni quindi, ho avuto un bel ricordo di questa persona e ho creduto/sperato che nonostante fossimo -come posso dire?- di un ceto sociale diverso, lei avesse apprezzato in qualche modo la mia compagnia.
Ai giorni nostri con la venuta di Facebook, è stata una delle prime persone alle quali ho pensato e sentito il bisogno di cercare.

Cosi, digitando il suo nome nella barra "Cerca i tuoi amici" lei mi appare. Come la Madonna. Sempre bella, sempre bionda, due figli altrettanto stupendi (maschio e femmina... eh bhè...) e un marito SuperMegaManager di 'StàCippa'.
Le chiedo quindi l'amicizia. Senza pretendere chissà che cosa.
Sappiamo tutti che Facebook è il metodo più semplice e veloce per riallacciare vecchie conoscenze, ritrovare appunto compagni di scuola o d'avventure, e spulciare nella vita privata altrui senza necessariamente avere l'obbligo di incontrarsi, che per me, si può praticamente dire perfetto.
Ricevo la conferma di amicizia. Contentissima mi preparo a scriverle una lettera di risposta per chiederle come sta, cosa ha fatto in tutti questi anni e raccontarle brevemente della mia vita e informarla di come la cosa avesse procurato in me una gioia atavica riconducibile appunto all'infanzia.
Questa lettera non è mai giunta a destinazione. Non mi ha dato neppure il tempo di scriverla perchè nel giro di quarant'otto ore lei mi aveva già tolto dalla sua lista di amici.
Forse curiosando nella mia pagina si è resa conto che non ho fatto nessuna brillante carriera, che sono rimasta una semplice middle-class e magari questo non avrebbe giovato alla sua immagine. O forse, avrà semplicemente pensato che, dopo tutti questi anni le avrei potuto chiedere in prestito il DolceForno. Fatto sta che l'illusione che mi ero creata per circa un ventennio in un attimo è svanita.
E qui lo ammetto, sono rimasta esterrefatta come un tonno congelato.

(E sono già salite a Due le illusioni svanite. Questa però non ha fatto Booom! come la Dyane Verde Acqua).

 Chiudo parentesi.

mercoledì 7 novembre 2012

Three-Days Tour


Ho approfittato del DeadDay per andare a trovare Madre per qualche giorno. 
E' consuetudine di noi figli chiamarla scherzosamente in questa maniera perchè pronunciare Madre ha un che di imperativo, e questo imperativo le calza a pennello. Madre è una figura possente anche esteticamente e per quanto mi riguarda è una colonna portante della mia vita. 
Ma per favore, non mi si deve immaginare come quella che chiama mammina per ogni minima cosa, anzi.
Purtroppo tra il lavoro, la pigrizia, il portafogli e qualche centinaia di chilometri di distanza la vedo in carne ed ossa due volte l'anno o quando c'è qualche morto in famiglia da sotterrare.
Per il resto ci ingegniamo con la nuova tecnologia che spazia dai post e msg su Facebook alle videochiamate Skype.
Quindi con il dito in convalescenza che ostacola il mio lavoro quotidiano ho deciso di prendere la palla al balzo e con Bro siamo andati a trovarla.
Madre vive vicino al mare e si sposta quotidianamente a piedi, bici o autobus ed anche se ha la patente non è automunita.
Quando arriviamo noi figli perciò, in particolare Bro che scende più spesso di me, lei sente la necessità di fare il 3DaysTour.
In che consiste il 3DaysTour?
Sono tre giorni dedicati esclusivamente a centri commerciali, casa del sapone, casa della scarpa, casa del cane e gatto, casa del mobile, casa del bagno, sempre e comunque alla ricerca di qualche acquisto voluminoso. Come il tapis roulant di Decathlon dell'estate appena passata.
L'Ikea no, non è prevista ma solo perchè non è ancora arrivata da quelle parti.
La meta finale del tour è sempre il cimitero. 
Qua la nostra lista di parenti reincarnati in mosche e lombrichi è abbastanza lunga da richiedere la classica pergamena ingiallita con le X disegnate sopra per riuscire a scavarli, ehm...scovarli.
Ovviamente non si trova in quella parte di cimitero ombreggiata (in questo caso mi è andata bene perchè siamo a novembre) che hanno file di pini e panchine a costeggiare i monumenti. NO! Tutto il nostro parentado è sparpagliato in uno spiazzo enorme quanto La Piazza Rossa di Mosca e dove si è circondati esclusivamente da terra e croci tutte uguali. E non si ha nessun punto di riferimento a meno che non si possegga una bussola, o Madre appunto. 
Chi in genere si salva da tutto ciò è nostra sorella minore, ma solo perchè in auto occuperebbe troppo spazio che invece viene utilizzato quasi sempre per caricare galloni e galloni d'acqua.
Ma nonostante tutto, il 3DaysTour è talmente diventato un abitudine che il giorno che non dovesse più esserci per qualche ragione, sono sicura che potrei sinceramente sentirne la mancanza.


martedì 6 novembre 2012

Il maschio vigoroso


Sono un maschiaccio per natura e sono certa che la mia femminilità è apparsa come un ectoplasma al momento della mia nascita per poi svanire quando ho vagiUrlato  -Perchè cazzo mi avete tirato fuori che stavo bene dov'ero?!-
Sono un maschiaccio per natura perchè la mia camminata (quando Psycopeppa non è nell'aria) assomiglia tanto a quella di uno schiacciasassi che pressa ogni cosa che gli si para davanti e se vi è capitato di essere stati travolti tra le bancarelle di un mercato c'è la possibilità che mi abbiate incrociato.

Anche le mie dita sono prevalentemente dei maschi.
Quelle della mano destra, in particolare, sono dei maschi perchè lavorano come un uomo. Sanno usare il trapano, sanno fissare una ventola al soffitto, sanno riparare fili e prese elettriche, si dedicano al montaggio dei mobili Ikea, riparano tapparelle e fanno tanto altro ancora.
Il mio anulare destro un tempo era un maschio bello e vigoroso.
Si è sempre organizzato in tutto, ma in quest'ultimo anno non ne ha voluto proprio più sapere di funzionare a dovere e ha cominciato a scioperare.
Forse stufo di essere trattato come uno schiavo dato che tutte le sue amichette della mano sinistra se ne stanno tuttora sempre li a guardare con le dita conserte, ha deciso di farmela pagare. 
E' stata più volte una sua consuetudine, per esempio, quella di tenersi lo spazzolino, il pettine o la forchetta tutti per se. Altre volte ha preferito aprirsi in un unico scatto improvviso proprio di fronte ad una tazzina di caffè. L'impatto che ne conseguiva era paragonabile ad un CrashTest, solo applicato sull'unghia. Ma la più imbarazzante di tutte è quando decideva di bloccarmi le monetine in mano al momento di pagare la cassiera del supermercato.   
In pratica, a differenza di tutte le altre quattro dita della mano destra il mio vigoroso anulare non aveva più nessuna intenzione di ascoltarmi. E se gli andava di stare piegato non c'era verso di farlo rimettere sull'attenti, a meno che non chiedessi aiuto alle cinque dita della mano sinistra che, essendo tutte femmine, con movenze sensuali cercavano di convincere il maschio più vigoroso del mio team a raddrizzarsi.
Il giorno che gli ho spiegato che così non si poteva più andare avanti e che le cinque donzelle non erano disposte a fargli da badante per il resto della loro vita, ha ammesso con grande dispiacere che la sua potenza, la sua energia non era più quella di una volta e che in pratica sentiva che stava invecchiando.
Sono andata perciò a farlo visitare da un ortopedico il quale e mi ha detto che il poverino soffre semplicemente di Dito a scatto. 


Tale sistema può essere grossolanamente paragonato al cordino di una tenda, alla carrucola e agli anellini che sostengono la tenda stessa: il cordino deve scorrere liberamente per aprire e chiudere la tenda. La prima di queste pulegge, denominata A1, perde completamente la sua elasticità e si restringe sino a impedire lo scorrimento tendineo e bloccare il movimento del dito.


 

Dopo qualche mese di attesa finalmente mercoledi in Day Hospital il mio dito maschio è stato rimesso in sesto.
Per lui non ho fatto colazione, ho indossato solo la mia carne e un camicie bianco con tre miseri laccetti, ho preso un sacco di freddo in una sala operatoria e ho smaltito l'anestesia per via....vabbè ci siamo capiti.
Ora la mia mano dovrà stare fasciata e in degenza per altri 15gg. ma lui già si muove e sembra dirmi -Sono ringiovanito- 
Sono certa che ritornerà il maschio bello e vigoroso che è sempre stato.