giovedì 25 aprile 2013

Santa Teresa....subito. Grazie!


Tra una pizza quattro stagioni ed un gelato alla liquirizia con Papà Vagabondo ieri ho zigzagato tra negozi, ristoranti, centri commerciali e stirerie per consegnare quanti più Cv possibili.
Quando ho detto al papi che ero alla ricerca di lavoro lui mi ha incoraggiato con una frase che ogni figlia vorrebbe sentirsi dire.
"E chi cazzo te lo da a te un lavoro?"
Ma siccome mi riesce bene di recitare la parte di quella con l'animo buono, anzichè mandarlo 'affanculo e spezzargli le sue ormai fragili ossicine, gli ho risposto con 
"E' per questo ti ho voluto come me. Cosi mi porti fortuna"
Nel frattempo qualcuno sa dirmi dove posso trovare l'ufficio che accoglie la domanda per diventare Santa?



martedì 23 aprile 2013

La cura


In questi giorni dove mi sono inaspettatamente assentata, al Quartier Generale è cominciata a girare la domanda "Ma dove sarà mai andata a finire?".
E' chiaro che non tutti sanno della maretta che sta tirando in casa così pure Tacchino, alla fine, è stato costretto a fare coming out.



E con chi poteva cominciare se non con il grande capo?
L'amministratore il grande capo? Ahahahahahah! Ma che si scherza davvero?
E' palese che chi comanda in un condominio non è l'amministratore ma chi possiede più millesimi.
Che poi è quello che fa anche da primo consigliere, che ha più deleghe in assemblea, che dirige tutti lavori, che decide quale colore deve avere la facciata, le misure degli zerbini sul pianerottolo e chi può parcheggiare in cortile e chi invece no.
Insomma il Grande Capo suvvia!
Nel nostro caso è pure un ingegnere in pensione.
Nulla contro gli ingegneri. Però guarda caso quando gli è stato pazientemente spiegato che, dopo così tanti anni vissuti cheak to cheak, qualcosa è cambiato e che, di comune accordo, abbiamo deciso che così non si poteva più andare avanti, la sua risposta è stata
" Ma come? Ci sarà pure una cura!"
Una cura? Una cuuuuraaaaaaaaa? Ma dove vive questo?
Tacchino a tale esclamazione è sbiancato.
Avrebbe voluto rispondergli con un "ma lei la cura l'ha trovata?" ma data l'educazione si è limitato a tacere.
Continuo a dire e ribadisco che, non mi devo tanto preoccupare di quelli che entrano nel condominio per suonare i citofoni ma piuttosto, mi devo preoccupare di quelli che vivono al suo interno.
Una cura....ma pensa te!

lunedì 22 aprile 2013

Come se fosse un amico


Sto tornando a casa con la borsa della spesa.
Da lontano un'ometto minuto, alto un metro e un caco è appoggiato al muro della casa che confina col mio quartier generale.
Più mi avvicino più mi accorgo che sta parlando al citofono. E con voce fortemente nasale dice "sono l'arrotino".
Ma prima di oltrepassarlo, lui alza lo sguardo e mi chiede se anch'io ho bisogno di un'arrotino.
Gli rispondo di no.
Anzichè tornare al suo citofono si unisce alla mia passeggiata e, come se fosse un amico, comincia dicendomi - Ho delle mutande nuove nuove che arrivano dalla Spagna, ti possono interessare?-
Dentro di me penso, che cazzo c'avranno mai 'ste mutande spagnole rispetto alle nostre?
Ma gli rispondo facendogli vedere le fotocopie fresche di stampa del mio scarno CV. 
- Vedi questi curriculum? Io sto cercando lavoro. Quindi, sai cosa potrei farmene ora delle tue mutande?-
-Ah! Non le vuoi le mutande nuove nuove dalla Spagna? Ma perchè? Non indossi le mutande?-
-No. Non è che non le porto. Ma in questo periodo sono sufficienti quelle che ho-
Nel frattempo arriviamo davanti al cancello del quartier generale.
Lui fa per entrare, come se fosse un mio amico. Lo fermo dicendogli che non gli sarebbe convenuto perchè in quel palazzo non lasciano salire gli estranei su per le scale.
Mi risponde che non sarebbe salito ma che sarebbe andato solo ai citofoni. 
Come un'amica gli confesso bisbigliando che in quel palazzo c'è un custode. Un custode che non permette a nessuno ne di salire ne di andare ai citofoni.
-Aaaah!- risponde -Ho capito-.
Quindi lo saluto, come se fosse un mio amico.
Voltandomi però sogghingo come un'infame all'idea di essermi liberata cosi facilmente, ancor prima che varcasse la soglia del quartier generale, di un potenziale scocciatore quotidiano. 

domenica 21 aprile 2013

SVEGLIA!!!

 Scusate ma in questi ultimi giorni di parastress
mi sono data al mio solito videocazzeggio indipendente.
La mia testolina creti.....scusate.....creativa
 ha dato origine a questo
BELLISSSSIMISSSIMISSSIMO VIDEO.
(Ahahahahahahahahahahah-Ah!)
Quindi....
se state cercando una suoneria alternativa ai vostri pigri risvegli
IO ho la soluzione!
Infatti da domani le vostre mattine non saranno più le stesse.
Provate anche voi "Ti sveglia Lapattipeppa!"
Pur di non sentirla più bisbigliarvi all'orecchio
vi alzerete di volata per spegnere i vostri maledetti orologi.
 
 
 

giovedì 18 aprile 2013

Come un fiume in piena


 
Il mio periodo di riflessione è quasi giunto al termine.
Ma quindici giorni possono bastare per elaborare un totale fallimento?
Possono bastare per decidere cosa fare della propria vita, adesso?
Possono bastare per trovare un nuovo lavoro?
No. Non bastano.
Pensavo di riuscire ad eliminare quei pensieri, quei rimpianti, quelle cose mai dette o quelle mai fatte a cui ho rinunciato solo per il quieto vivere.
Le stesse che si sono insediate nella mia mente come una corona di spine e che ora mi stanno facendo sanguinare il cuore.
Solo per gettarle via, come un fiume in piena.
Per essere di nuovo libera.
Ma dovrò tornare. E combattere.

mercoledì 17 aprile 2013

Reset

Quarantaquattro famiglie umiliate.
Oggi quarantaquattro lavoratori del S.Raffaele sono dovuti tornare a casa con in mano la lettera di licenziamento.

Padri e madri a cui oggi mercoledi diciassette aprile, il destino ha consegnato una busta bianca.
Solo quarataquattro a Milano e nelle altre città quanti saranno?
Quanti sono quelli che dovranno spiegare tutto questo ai loro figli?
Quei figli che a scuola vedono l'amica con il cellulare ultimo modello o indossare dal compagno la maglietta firmata Abercombie?
Quei figli che dovranno rinunciare alle merendine del Mulino Bianco, ai programmi Sky, alla pasta Barilla, al formaggio Grana.... insomma tutto quello che ha rappresentato fino ad ora il loro paese.
E dovranno abituarsi a comprare latte francese, pomodori cinesi e  vino americano.
(io è già da un pò che mi sono abituata, veramente)
Certo in parte cose futili, ma che fino ad oggi hanno fatto da cornice al loro essere. 

In fin dei conti è quello che la generazione di yuppies gli ha fatto trovare. 
Cresciuti senza più rispetto per nulla e a suon di Fast&Now ora gli si dice:
"Hai apprezzato tutto questo? Bene. Adesso te lo tolgo!"
Come faranno a spiegare loro che l'Italia è un paese che sta andando a rotoli?
E che questo è solo l'inizio di un baratro dove presto tutti noi italiani andremo
a finire?
Non è che penseranno che basta un reset e tutto torna come prima, vero?
Poveri noi..... e poveri loro.

martedì 16 aprile 2013

B-Side

Oggi nella testa di Patti suona questa in particolare.

 

Solo se ne ha voglia

 

Se tredici anni fa mi avessero detto che io ed un gatto saremmo stati una cosa sola gli avrei riso in faccia fino alle lacrime.

Io, i gatti li ho sempre odiati.
I gatti graffiano.
 
Invece i cani sono fedeli, ubbidiscono, e al parco riportano la palla volentieri.
Rimangono sempre fedeli al proprio padrone anche quando costui non è di animo gentile nei loro confronti.
Di solito alitano sulle gambe quando mangiamo, puzzano da morire nei giorni di pioggia e se si scrollano i loro peli arrivano fino al soffito.
 
E invece eccomi qua, con un felino al quale potrei dare la mia vita.
 
A differenza dei suoi rivali domestici mi da retta.
Ma solo se ne ha voglia.
Gli tiro i topini. 
Ma, me li riporta solo se ne ha voglia.
Stroppicciarlo più del dovuto?
Solo se ne ha voglia.

Nonostante ciò, dimostra il suo affetto strusciandosi sulle gambe, salutandomi mattina e sera con i suoi "prrruùù" e quando sono arrabbiata o nervosa mi rilassa con le sue innumerevoli fusa.
Mangia gli insetti noiosi e vomita sul letto, come a volermi lasciare un regalo.

Ma la cosa che più mi rende felice è che mi segue ovunque.
Infatti, non so dire se sono io la sua ombra, o lui la mia.

sabato 13 aprile 2013

Una precaria senza contributi


Una precaria senza contributi,
non dovrebbe prendersi pause
se vuole continuare

ad avere delle entrate.
Ma dato che prima di tutto
deve preservare la sua salute mentale
il soggiorno lontano
dalle negatività continua.
E qui pare proprio
che la primavera sia arrivata.




 
O almeno è quello che il prugno coi suoi fiori
vuol farle credere.
Come pure le vespe, o api che siano,
che le stanno girando attorno.

 


giovedì 11 aprile 2013

Mamma....Mia!


Oggi Queen Zit chi ha dato la Bella Notizia.
Cercavo qualcosa di carino per augurarle una buona maternità.
Un biglietto di auguri virtuale con un bimbi di Anne Geddes?
Carino si, ma troppo scontato.
Cercavo qualcosa più simile a me.
Poi ho trovato questo.


Non è ancora la seconda domenica di maggio ma faccio lo stesso un augurio
a Queen Zit e a tutte le bloggers che quest'anno si prepareranno a diventare mamme.

Eh certo che sarebbe stata cosa gradita la traduzione.
Che ci posso fare? Non l'ho trovata, e allora?
Il mio Gugol Transleit non sa tradurre i dialetti, il rap e lo slang.
Piuttosto....qualche volontario?
Cosi finalmente capiamo bene cosa ci dicono queste cinque mammone?


BUN IN THE OVEN
You say you like your shorties nice and plump
Well ain't nothing plumper than a baby bump
Listen up, y'all Busta Brothers
Wanna be a real mother fu*%er then fu*% a real mother.

Hell to the yeah I got some baby fat,
But mostly I'm just fat, where my baby's at
So move that baby over boy and get with that
Time for you to feed the chubby kitty cat. No strings attatched.
(what) I ain't sick, eight months pregnant and my belly's thick
Put your nutz on my gut, you can feel him kick
I ain't craving pickles - Yo, I'm craving dick. Trick.

Gotta bun in the oven, So get with the lovin'
Before I start pushing, You need to start shovin'
Got one month to go so, don't take it slow
Gotta a bundle in my belly and a fire down below

No need to take me on a dinner date
My areolas are the size of dinner plate.
Go downtown daddy but beware
'cuz I can't see to shave no hair, it's a jungle down there.
Don't sweat me like I'm some psychotic
I'm just hopped up on the juice and the juice is amniotic
Speaking of juice, if you'd like a golden shower,
With this baby on my bladder, I pee twenty times an hour.

I roll hard, G, I'm a pregnant Blitzkrieg
The crew that I roll with, La Leche League
It's like the Godfather, And I'm Al Pacino
But I don't spray bullets, I spray milk for cappuccinos

Gotta bun in the oven, so get with the lovin
Before I start pushin, you need to start shovin
Got one month to go so don't take it slow
Gotta a bundle in my belly and a fire down below

The clock is going tic-toc, so c'mere with that big jock.
I'm already knock-knock, this baby ain't no co*k-block,
I'm thick, I'm round, I got some triple D Mounds.
So get it up and get down, I'm the newest MILF in town

Hey, look at that Mommy, look at that tummy,
Look at those ta-tas, sho nuff yummy.
Look at that junk in the trunk, baby's got back, baby's got front!

Gotta bun in the oven, so get with the lovin
Before I start pushing you need to start shovin
Got one month to go so don't take it slow
Gotta a bundle in my belly and a fire down below

So...how about a quickie?



p.s. Fa niente se scopro ora che la Queen Zit ci ha preso tutti in giro....il post me lo tengo lo stesso.

martedì 9 aprile 2013

Pellicole e dintorni


L'erotismo non sempre si cela dietro la bellezza


                                      QUILLS - LA PENNA DELLO SCANDALO
 
 

Grazie in tutte le lingue del mondo


Sono in stand-by.
Ho dovuto allontanarmi dai miei problemi per qualche giorno per cercare di rigenerare la mente e ripulirla da uno stress logorante.
Per non esplodere, insomma.
Fortuna che posso, certo.

Gira ad intermittenza tra le pagine dei Bloggers, come una catena di Sant'Antonio, questo Versatile Blogger ed altri premi simili.

Dato che dove sono fa un freddo culo tanto da congelarmi i pensieri e da questa testa  non sta uscendo nulla, colgo l'occasione per ringraziare
pubblicamente chi mi ha nominato e chi, se ci sarà, mi nominerà in futuro.
Come ho già detto in vari commenti precedenti sono onoratissima ogni volta ma
sono proprio negata per elencare pregi e difetti, cosa mi piace e cosa non e sopratutto quali domande porre agli altri bloggers.
Quindi aggiungo solo una lista, in ordine sparso, di quelli che in questo periodo seguo più di altri, senza nulla togliere ai restanti naturalmente.


Metiu (scappato di casa)
PrecariaMENTEando
Zio Scriba
BiondaInside
QueenB
Kermitilrospo
Gatta Randagia
LaRospaInCiospa
Misantrophia
Kanachan
Wannabe Figa
Come Un Killer Sotto il Sole
CervelloBacato
PensieriCannibali
Lylium

                       
 

venerdì 5 aprile 2013

Chi non ha testa ha gambe


L'altro giorno ho scritto dei miei orecchini Bhollywoodiani ma non ho raccontato di come Faina e Tacchino siano giunti all'appuntamento con Bro per la loro prima cena indiana.

Questo è ciò che è successo sabato sera.

Bro mi avvisa che ha prenotato per le 20.30 e linkandomi l'indirizzo mi dice di prendere i mezzi e di non preoccuparmi che a fine serata ci avrebbe riaccompagnato lui a casa. Rispondo che sarei andata a guardare immediatamente le indicazioni per arrivare al ristorante.

GUARDO SUBITO LE INDICAZIONI
Dò un'occhiata molto, ma molto distrattamente alla mappa sul sito e dico a tacchino che il ristorante è proprio oltre il parco Sempione dove c'è l'Arco della Pace. Lo informo anche che una volta arrivati in Cairoli,  in dieci minuti a piedi, saremmo arrivati a destinazione. Gli chiedo cortesemente di dare un occhiata alla mappa per essere più sicuri, quattro occhi sono meglio di due, ma mi risponde che lascia a me l'organizzazione chiedendomi soltanto di non
                                               fargli attraversare il parco a quell'ora.

-Che paaalleee lo so. Staremo all'esterno, va bene?
 Ti dico che non entriamo dentro!-

Dunque secondo il mio ragionamento, stando semplicemente sul lato sinistro del parco saremmo giunti a destinazione in soli dieci minuti. Proprio com'era scritto sul sito.
Usciamo avendo (solo io) ben impresso in mente la Mappa Distratta e la mia
  LINEA (IM)MAGINOT BLU  

Peccato che non sia andata proprio cosi.


LA MAPPA DISTRATTA


Infatti da Punto di partenza  UNO  ho deciso, non so per quale motivo, di seguire il lato destro del parco.

-Ti ricordi che ti ho detto che non voglio assolutamente passare per il parco a quest'ora, vero?-
-Me l'hai già detto in metro, ho capito. Non ti preoccupare che il Parco lo costeggeremo soltanto-

Al punto  DUE  il mio percorso strategico subisce già il primo colpo, in quanto il marciapiede fa una curva a gomito a destra mentre noi avremmo dovuto proseguire dritto.
Ci rimanevano due scelte. O proseguire per il percorso esterno allungando di molto la strada, o....passare per il Parco arrivando al Punto  TRE  e riprendere la mia Linea (IM)Maginot.

-Lo sapevo! Su di te non si può proprio contare. Adesso ci tocca passare proprio per dove non volevo passare. E non c'è un cazzo di nessuno!-

Giunti nuovamente fuori dal parco pensavo di essermi salvata dal cazziatone di tacchino. Come Terminator avevo davanti agli occhi il percorso della mia Mappa Distratta  sapendo che avremmo dovuto solo andare dritto, girare a destra e che poi ci saremmo trovati l'Arco della Pace di fronte. 
Intanto Bro chiama al telefono chiedendo dove eravamo....

-Ciao Bro! stiamo quasi arrivando-
Forse. 

Dal  TRE  al  QUATTRO  il marciapiede esterno diventa meno illuminato del parco stesso e tacchino comincia con i suoi borbottii che aumentano quando, come nel punto  DUE , non abbiamo altra scelta. Rientrare nel parco.

Dal  QUATTRO  al  CINQUE  abbiamo l'Arco della Pace proprio di fronte ma anche sentieri ovunque. Quale prendere?  Ma sopratutto qual'è il più breve?
Anche se illuminati praticamente a giorno i sentieri mettevano quell'ansia che arriva quando ci si sente in un potenziale pericolo. 
Se ci fossimo messi ad urlare, nessuno, dico nessuno ci avrebbe sentito e a parte un runner più pazzo di noi, che almeno correva veloce, non c'era anima viva. 
Ho dovuto subirmi per tutto il tragitto i rimboccamenti continui e tartassanti (chiamiamoli cosi) del consorte.

Buonasera Patti!
Poi, ad un certo punto, mi è venuta in mente la notte in cui hanno ucciso Cyrus. La paura di trovarmi faccia a faccia con i Baseball Furies ha fatto in modo che azionassi il turbo alle gambe distanziando tacchino di non poco che nel frattempo mi urlava di fermarmi perchè non aveva più fiato per starmi dietro. 


Il tratto dal  CINQUE  al  SEI  quello che poi ci avrebbe portato finalmente all'uscita è stata una scorciatoia in mezzo all'erba....e al fango. Scorciatoia voluta dato che il sentiero che avevo scelto non portava all'uscita ma svoltava nuovamente a destra....

Nel frattempo Bro richiama per sapere dove eravamo finiti. 

Con mezz'ora di ritardo entriamo nel locale. 
Entrambi con le scarpe infangate e borbottando tra di noi come Sandra e Raimondo. Bro, ormai abituato e rassegnato anche a vederci cosi, nel frattempo era già alle prese con un piatto di pane naan con uvetta e birra Cobra.

Chiudendo questo capitolo disastroso come Tour Operator, la nostra serata è stata piacevole e il cibo indiano devo dire che è BUONISSIMO.

 

mercoledì 3 aprile 2013

Stigmate adolescenziali


Ieri qualche piccolo mistero di Milano.
Questa sera Bossari con le stigmate.
Poteva non venirmi in mente
la mia cara (e lugubre)
adolescenza?

 
 

lunedì 1 aprile 2013

I misteri di Milano

Corso Garibaldi 88La Madonna cornutaPrudentiaLa bestiolinaIl fregio della Cà di ciappSan Bernardino alle ossa
Il bunker di via MecenateVia ValtellinaTempio della notte...Le sorelle GhisiniLa colonna del diavoloLa "stretta" Bagnera
MicioIngresso tempio della notteC.so Porta Vigentinacimitero monumentaleMadonna Cornuta (particolare)Il Giornale - 1/2/2013
Più che misteri li chiamerei tesori nascosti.
Misteri di Milano, un set di Giorgiobranca su Flickr.
Anche il sito sembra interessante.