venerdì 14 dicembre 2012

LA PALAFLAGELLAZIONE





Oggi su qualsiasi social network tuuutti o quasi, hanno postato la loro foto della neve. E quant'è bella la neve...e il mio pupazzo di neve....e giochiamo a palle di neve...che paaalle!
Anch'io ho postato la mia foto. Quella della PALA di neve.



E' da questa mattina che stiamo accatastando questa creatura merDavigliosa e non abbiamo ancora finito...Sgrunt!
Nel mio lavoro capita di dover fare straordinari quando ci sono eventi naturali come questi. Succede così di trascorrere parte della giornata a levare la neve dal marciapiede e buttare del sale industriale -sacchi da 25kg- e fare che quella poca rimasta in terra si sciolga completamente così da rendere agibile il passaggio ed evitare che qualcuno possa farsi male scivolando.
Ma durante questo rito di palaflagellazione accade sempre che arrivi il pirla di turno.

Non sopporto le persone che non rispettano il lavoro altrui.

Una superficie che potrebbe contenere due campi da tennis non è esattamente come spalare fuori dall'uscio di casa e quindi in questi frangenti, se qualcosa va storto, mi sale il nervosismo. Il più delle volte riesco a contenerlo applicando solo uno sguardo malevolo a chi mi sta di fronte, a volte invece sbotto fino a rendermi ridicola al punto da reincarnarmi nella portinaia di Pozzetto. 



Il pirla di turno (uomo o donna è indifferente) sia che esso/a si trovi sul marciapiede in strada o che si trovi nel cortile interno all'edificio la tecnica che usa è sempre la stessa.
Con in mano lo scopettino, il giornale, la scopa di saggina chiesta in prestito o il rompighiaccio  butta a terra la neve che ricopre interamente la sua auto. Ma, attenzione, non la getta a lato o sui mucchi già accatastati, NO! La getta proprio là dove è più logico lanciarla....dove IO ho appena pulito e gettato il sale.

Se poi penso che a questi disagi aggiungo anche il pensionato che con la sua esperienza consiglia di scrollare "un pochino" le piante il mio pensiero è:
"Ma vàttè a scrollare lì cojoni!"

Buona neve a tutti.
Pirla e non.
 


mercoledì 12 dicembre 2012

L'ALBERO RUBATO



A Dicembre si fa l'albero. 
Tutti gli anni mi riprometto che non addobberò casa per nessuna ragione poi mi dico - metto solo la ghirlanda fuori dalla porta- e finisco con avere 40mq di casa piena zeppa di ninnoli. Cartoline di auguri attaccate al frigo, angeli penzolanti dal soffitto, babbi natali e palle di neve sparsi per casa, tovagliette rosse, candele cuscini e cd a tema. Tanta roba che mi regala l'illusione di poter rivivere il Natale come quando avevo gli occhi di una bambina.
Quest'anno la ghirlanda l'ho lasciata nello sgabuzzino. E' la prima volta che succede e rimarrà congelata come tutto il 2012. Non che mi sia successo chissà quale fatto negativo in questi dodici mesi, ma è come se quest'anno proprio non lo avessi vissuto, come se ogni giorno passato non mi avesse lasciato niente e di ognuna di queste migliaia di ore ormai trascorse non ho impresso neanche un ricordo vivo. 
Nonostante il mio rifiuto a tutto ciò che concerne il Merry Christmas e il Santa Claus, il Let it snow e All I want for Christmas is you di Mariah Carey, e la musica degli Abba nei supermercati, mi rimane purtroppo l'unica cosa a cui non posso dire di no, anche volendo. 
L'ALBERO CONDOMINIALE (e qui l'ho detto come Fantozzi).
E succede che lo spirito natalizio me lo devo far venire a forza anche con la mannite, se necessario.
Quest'albero essendo datato anni sessanta ha sempre puzzato di antico e quando, nel periodo che va da dicembre all'Epifania, si entra nell'atrio è possibile avvertire un leggero sentore di topo misto a fogliame umido di bosco.

Nei miei primi anni da "guardiana in vetrina" mettevo tutto l'impegno possibile per rendere questo plasticato verde piacevole alla vista dei condomini e al puzzo cercavo di rimediare spruzzando direttamente sui finti rami essenza di vaniglia.
Con il passare del tempo ho perso l'entusiasmo nel prepararlo e tra una palla rotta e qualche ramo mancante l'albero ha perso invece anche il suo piedistallo.
Cosi accade che ogni sette di dicembre con la finta regola che è "doverosa abitudine" preparare l'albero io di solito passo l'intera mattina a puntellare quell'aborto di finto abete per farlo stare prima di tutto in piedi e sopratutto diritto. Nonostante il mio non celato disappunto nessuno ha mai optato per 
-graziamola e compriamone uno nuovo-.
Finite le feste lo prendo cosi com'è, completo di palle e luci multicolore, e lo arrotolo come si fa con il salame al cioccolato e lo riporto in cantina pronto per essere
srotolato l'anno successivo e messo sul nuovo piedistallo, che nel frattempo mi hanno fatto acquistare.
Dato che il Natale scorso mi era saltata un'intera fila di luci sapevo già che quest'anno il gioco con il meccano mi sarebbe cosatato una fatica doppia perchè era stato smontato completamente. A fine giornata, avrei cominciato a parlarci con quelle cazzo di palle.
Ieri sono scesa in cantina non proprio contenta per prendere il salame di Natale e sorpresa? Non c'era, rubato.
Sono rimasta basita. B-A-S-I-T-A!
Ma daaai. Ma come si fa? Era pure l'albero più brutto della via. 
Nonsonostataiononsonostataiononsonostataiononsonostataiononsonostataio!
Cosi sono corsa a comprarne subito uno nuovo. E, come consigliato, non uno più grande e moderno ma uno più piccolo ed economico naturalmente.
Chi lo ha portato via mi ha fatto un grosso favore, mi spiace solo che non si sia preso anche il piedistallo.
Tanti condomini neppure si sono accorti del cambiamento, hanno continuato a dire "Ma quando si cambia quest'albero?".
E a chi, dopo aver sistemato il nuovo arrivato mi ha chiesto se si era per caso rimpicciolito, io di riflesso gli ho detto che l'avevo messo in lavatrice.
Come risposta ho ricevuto un "Davvero?". Giuro.

martedì 4 dicembre 2012

L'Ostaggio


Nei mesi scorsi mi sono dilettata a creare cartoni animati con un programma trovato sul web. In questo sito è possibile dar vita a piccoli capolavori utilizzando personaggi o sfondi a tema come i Ninja, Anime, Monster, oppure crearne di propri usando un pò di fantasia e tanta, tanta pazienza. 

Il mio è un capolavoro.






Il progetto a cui mi sono dedicata mi aveva preso a tal punto che per una quindicina di giorni mi sono estraniata da tutto e ho fatto una full immersion di taglia, copia&incolla, aggiungi tempi, accorcia tempi, suoni, voci, effetti speciali, scene e dialoghi. 
Mi sentivo creativa come la Wertmuller, però dei TrashCartoons. (scusate ma sulla tastiera non ce l'ho la "u" di Lina Wertmuller) 
E, come dopo aver sudato sette pigiami di pile nel mese di maggio anch'io sono riuscita a partorire qualcosa. Tuttavia si sà che una mente difettosa può generare solo idee difettose. E perchè non rendere pubbliche anche codeste fantasie?

La mia prima creazione ha avuto come protagonista Bro che incontra se stesso. Anche se la storia è decisamente più surreale da sembrare il sequel di Memento, dopo averlo pubblicato ho notato che i tempi non erano stati sistemati a dovere e la visione mi è apparsa lenta e noiosa.
Nel mio secondo progetto, qui sotto rappresentato in due parti, la visione è cambiata da "lenta e noiosa" a "solo noiosa". 
La trama è semplice perchè essendo io tra i protagonisti in questa Future Adventure decido di fare un piccolo dispetto all'amico Roberto, grande collezionista di auto americane. Chi dei due avrà la meglio?
Durante la visione non ho potuto certo dire " Prendo Popcorn e Coca-Cola" ma la frase "I figli sò sempre piezz e còre"  me la sono concessa.

L'OSTAGGIO (parte prima)               
L'OSTAGGIO (parte seconda)

Per chiunque volesse divertirsi a creare i propri "Piezz e còre" il sito è: