venerdì 16 novembre 2012

ARIANNA - Apro/Chiudo Parentesi


Apro parentesi.

Non ho mai avuto grandi amici. Tantomeno alle elementari.
La maggior parte dei miei compagni mi ha sempre preso in giro e non sapendo rispondere a nessuno di loro me ne sono sempre tornata a casa con la coda tra le gambe, piangendo.
 
-Siiii-iiii lo ammetto. Da piccolina (da piccolina ho detto!) andavo a piangere da mamma spesso. Anzi spessissimo-.

Nella mia classe, inutile dirlo, c'era la più bella della scuola. Arianna.
Lei era tutto quello che avrei voluto essere. Non solo era bionda e bella, ma era pure intelligente. In ogni materia scolastica era tra le migliori, nell'ora di disegno sapeva usare la matita per creare paesaggi e persone come nessun'altro di noi era in grado di fare, si esprimeva bene ed era sempre al centro dell'attenzione.
Di Tutti.
Viveva con i genitori e la sorella più piccola in un grande appartamento dove la moquette regnava sovrana. Aveva una stanza tutta per se, un cane, pesci rossi, tartarughe d'acqua, c'era persino la camera solo per i giochi e le feste più belle si tenevano sempre a casa sua.
A queste feste TUTTO era perfetto.
Striscioni, tovaglioli, palloncini colorati, la megatorta con la scritta Buon Compleanno, musica e giochi a tema come la Caccia al Tesoro e il Gioco della Bottiglia che, da noi femmine era tanto atteso  perchè era solo una banale scusa per riuscire a poter baciare sulla bocca il più bello della classe.
E' stupido aggiungere che quando IO ero una delle penitenti non baciavo nessuno. A me dicevano di nascondermi in qualche parte della casa o saltare su di un piede per venti/trenta volte.
Però, posso ammettere che...quando Arianna non faceva comunella con le altre compagne di classe diventava pure simpatica. 
A riguardo, un felice ricordo dai colori pastello sta attraversando la mia mente. E' bel pomeriggio d'estate ed io, Arianna e sua sorella ci mettiamo il costume, ci infiliamo i braccioli ed insieme entriamo nella sua vasca da bagno colma di bagnoschiuma e qui ci immaginiamo di nuotare in piscina come Esther Williams.

Per quasi vent'anni quindi, ho avuto un bel ricordo di questa persona e ho creduto/sperato che nonostante fossimo -come posso dire?- di un ceto sociale diverso, lei avesse apprezzato in qualche modo la mia compagnia.
Ai giorni nostri con la venuta di Facebook, è stata una delle prime persone alle quali ho pensato e sentito il bisogno di cercare.

Cosi, digitando il suo nome nella barra "Cerca i tuoi amici" lei mi appare. Come la Madonna. Sempre bella, sempre bionda, due figli altrettanto stupendi (maschio e femmina... eh bhè...) e un marito SuperMegaManager di 'StàCippa'.
Le chiedo quindi l'amicizia. Senza pretendere chissà che cosa.
Sappiamo tutti che Facebook è il metodo più semplice e veloce per riallacciare vecchie conoscenze, ritrovare appunto compagni di scuola o d'avventure, e spulciare nella vita privata altrui senza necessariamente avere l'obbligo di incontrarsi, che per me, si può praticamente dire perfetto.
Ricevo la conferma di amicizia. Contentissima mi preparo a scriverle una lettera di risposta per chiederle come sta, cosa ha fatto in tutti questi anni e raccontarle brevemente della mia vita e informarla di come la cosa avesse procurato in me una gioia atavica riconducibile appunto all'infanzia.
Questa lettera non è mai giunta a destinazione. Non mi ha dato neppure il tempo di scriverla perchè nel giro di quarant'otto ore lei mi aveva già tolto dalla sua lista di amici.
Forse curiosando nella mia pagina si è resa conto che non ho fatto nessuna brillante carriera, che sono rimasta una semplice middle-class e magari questo non avrebbe giovato alla sua immagine. O forse, avrà semplicemente pensato che, dopo tutti questi anni le avrei potuto chiedere in prestito il DolceForno. Fatto sta che l'illusione che mi ero creata per circa un ventennio in un attimo è svanita.
E qui lo ammetto, sono rimasta esterrefatta come un tonno congelato.

(E sono già salite a Due le illusioni svanite. Questa però non ha fatto Booom! come la Dyane Verde Acqua).

 Chiudo parentesi.

7 commenti:

  1. mmm mai mitizzare nessuno... mi ha ricordato la canzone Tutto ciò che ho, di maz pezzali, se non la conosci cercala...
    comunque che te ne frega ;)

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  2. Mi è capitato di inciampare ancora. Ma a regola, ho imparato. :) Bella la canzone di Pezzali, non la conoscevo.

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  3. ciao... questo post mi ha fatto pensare. Spesso ce ne accorgiamo sempre tardi di come sono fatte le persone anche se è difficile dire come se sono fatte in generale. Ma a volte è così...

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  4. Ciao a te. Sai cos'è? Che nonostante il suo rifiuto io la rammento in quella giornata dove mi ha fatto stare bene. E quindi qualcosa di buono me lo ha lasciato, o almeno è cosi che mi va di credere. Purtroppo, penso anche che a causa della mia introversione, da bimba non dovevo essere molto simpatica.

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  5. questo è un atteggiamento, secondo me, vincente perchè si è svincolati in parte dagli altri ( si è liberi), non ci si lascia influenzare dalle piccolezze. Si tende a vedere il senso di tutto in un più grande panorama. Questo è lo scrittore, anche.

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    1. Che tu mi abbia inserito nella categoria degli "scrittori" è una cosa che lusinga parecchio ma io mi definirei più una "raccontaneddoti". I tuoi sì che si possono definire il frutto di un Vero scrittore.

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    2. ma dai...! Ho diciannove anni, non sono niente :) fidati

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